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Cronaca Grotta Rossa / via Sant'Aquilina

Scoperto a Sant'Aquilina un bunker sotterraneo per l'avvocato del clan

Il nascondiglio interrato in località Sant'Aquilina di Rimini in un terreno riconducibile a Livio Bacciocchi è stato individuato su un terreno riconducibile ad una delle società della cosiddetta "galassia Bacciocchi", ossia la Edilizia Re, che qualche anno fa si chiamava Impresit 2000

Scoperto un bunker interrato tra Rimini e San Marino, in via Sant'Aquilina, in un terreno riconducibile a Livio Bacciocchi l'avvocato sammarinese arrestato per il suo coinvolgimento negli affari dei clan campani. Il nascondiglio interrato in località Sant'Aquilina di Rimini è stato individuato su un terreno riconducibile ad una delle società della cosiddetta 'galassia Bacciocchi"', ossia la Edilizia Re, che qualche anno fa si chiamava Impresit 2000. Il terreno è ora sotto curatela fallimentare dopo il crac della Fincapital, la finanziaria che i boss casalesi volevano acquisire a San Marino sempre attraverso Bacciocchi. Secondo un sopralluogo fatto dalle forze dell'ordine italiane, lo scorso luglio, la porta del bunker era forzata, e all'interno un locale abitabile, con tanto di bagno, una piccola cucina e un letto. Dal 2001 al 2007 l'amministratore di Impresit 2000 era stato Roberto Zavoli, già coinvolto nelle operazioni Vulcano, Staffa e Titano, finché nel maggio 2007 non aveva lasciato il suo 50% di quote alla Fincapital. Livio Bacciocchi, tuttavia, ha tenuto a precisare che, per quel terreno, si era limitato in qualità di notaio a curare la stipula di un rogito nel giugno del 2002 attraverso il quale la SRL Impresit 2000, di cui Roberto Zavoli era amministratore unico, acquistava l'area sulla quale era presente un fabbricato urbano interrato adibito a deposito, regolarmente denunciato all'agenzia del territorio di Rimini

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