Le schiave del sesso a pagamento, arrestato dopo 10 anni lo sfruttatore di lucciole
Catturato dalla polizia di Stato un albanese 38enneche reclutava giovani donne russe per farle prostituire in Belgio
All'alba di martedì, nel corso di un blitz, il personale della squadra Mobile della polizia di Stato di Rimini è riuscito ad arrestare un 36enne di origini albanesi, cittadino italiano dal 1992, in seguito a un mandato di cattura europeo. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine per una serie di reati tra cui omicidio colposo in seguito a sinistro stradale, furto con scasso, resistenza e favoreggiamento della prostituzione, era ricercato a livello europeo in quanto componente di una banda di slavi che, in Belgio, aveva messo in piedi una vera e propria "tratta delle bianche". A suo carico pendevano le accuse di associazione a delinquere, rapimento, sequestro di persona e favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Secondo quanto accertato da un'indagine delle autorità belghe, il 36enne e i complici avevano allestito un gruppo criminale che si occupava di reclutare giovani donne in Russia per poi portarle in Belgio, ridurle in schiavitù e obbligarle a prostituirsi.
I fatti risalgono al periodo tra il 2002 e il 2004 quando la polizia belga era entrata in azione per arrestare i componenti della banda ma, il 36enne, era riuscito a fuggire per tornare a Rimini dove viveva con la famiglia. Una latitanza durata 10 anni nel corso della quale, l'uomo, era stato indagato altre volte dalla polizia italiana per una serie di reati ma non era mai stato possibile riuscire a catturarlo. Il personale della Mobile, al termine di una serie di indagini, era arrivato a scoprire su quale vettura il malvivente si muoveva e, all'alba di martedì 27 gennaio, sono entrati in azione nel residence di viale regina Elena dove viveva e ad ammanettarlo. Portato in Questura per gli accertamenti di rito, il 36enne è stato poi trasferito nel carcere riminese dei "Casetti" in attesa dell'estradizione in Belgio.
