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Cronaca

La scuola degli orrori, maestra picchiava e maltrattava gli alunni

La donna è stata arrestata in seguito a un'inchiesta dei carabinieri di Rimini che hanno documentato le sevizie dell'insegnante

Una storia agghiacciante quella scoperta dai carabinieri di Rimini che, all'alba di venerdì, hanno arrestato una maestra con l'accusa di aver ripetutamente picchiato i bambini che le erano stati affidati. L'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stata firmata dal giudice Fiorella Casadei su richiesta del pubblico ministero Davide Ercolani. La donna, insegnante in un asilo nido cittadino, avrebbe sottoposto i suoi alunni a una lunga serie di malvessazioni arrivando ad usare anche le mani. I militari dell'Arma, dopo aver piazzato delle telecamere nascoste nell'aula della scuola, hanno ripreso il comportamento della maestra che, in più occasioni, ha colpito i piccoli.

GUARDA IL VIDEO DEI MALTRATTAMENTI
(immagini non andatte ad un pubblico sensibile)
 

NEL 2010 ERA GIA' STATA SOSPESA - La donna era stata già sospesa dal servizio per 10 giorni nell’anno 2010 a causa della sua aggressività.  Le indagini dei militari, condotte attraverso sistemi di intercettazione video-ambientali, erano iniziate su segnalazione di un’altra insegnante che aveva raccontato di aver assistito in diverse occasioni ad una serie di condotte aggressive e violente tenute dalla donna, una 61enne, nei confronti dei piccoli a lei affidati nella sua sezione. Tali comportamenti stavano ingenerando nei bimbi reazioni traumatiche ed un perdurante stato di ansia e terrore. 

ECCO CHI ERA LA MAESTRA VIOLENTA E L'ASILO COINVOLTO

LE IMMAGINI ACQUISITE DAI CARABINIERI - Le dichiarazioni della denunciante hanno trovato fin da subito riscontro nelle immagini acquisite giornalmente dai Carabinieri a partire dal febbraio di quest’anno, e dalle quali emergeva la negativa modalità di relazione dell’indagata con i minori connotata da aggressività e prepotenza, da strattoni e spinte, tale da ingenerare quanto esposto in denuncia e cioè una generale situazione di timore e soggezione psicologica dei bimbi piegati a obbedire, non per rispetto dell’educatrice amorevole e autorevole, ma bensì assoggettati ad una autoritaria aguzzina.

INSULTATI, STRATTONATI, UMILIATI - Numerosi gli episodi presi in considerazione dai militari e che hanno corroborato la richiesta del pubblico ministero Ercolani. Bambini sgridati e minacciati con tono di voce vessatorio; piccoli strattonati più volte solo perché non erano in grado di tirarsi su da soli i pantaloni oppure perché non riuscivano a raggiungere in tempo un luogo nell’aula dove l’insegnante aveva deciso di radunarli. Insomma una situazione “abituale” di insostenibile disagio fisico ma soprattutto psicologico, che può, a dire del perito Cavalli, nominata dal pubblico ministero, causare danni irreparabili nelle relazioni comportamentali e sul sistema cognitivo e di apprendimento di soggetti in età evolutiva quali appunto i bimbi in questione.   

IL GIUDICE - Elementi che hanno portato il giudice per le indagini preliminari a firmare l'ordinanza per maltrattamenti, considerando soprattutto il pericolo di recidiva specifica in ragione della spiccata pericolosità sociale evidenziata dall’indagata con la conseguente elevata probabilità che la stessa, rimanendo nel suo posto di lavoro, possa porre in essere ulteriori condotte sempre più violente e persecutorie verso i minori a lei affidati.  Un’altra brutta storia (fin troppo comune ultimamente) per fortuna arginata, che ci deve far riflettere sul delicato ruolo che rivestono gli educatori a cui affidiamo i nostri figli in ogni ambito sia esso scolastico, sportivo o religioso, in tutti quei luoghi caratterizzati da rapporto di fiducia, cura e educazione che gravitano intorno al nostro nucleo “famiglia.

Tutti i dettagli verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa programmata per la mattinata.

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