Bollette da capogiro: "Sulla pagina Ubriachi di gas siamo 5mila iscritti pronti a lasciare Sgr"
La riminese Mirella Guzzo: "Domani incontriamo con la delegazione i gestori del servizio, ma vogliamo far vedere che esistiamo e chi può aspetterà fuori dal centro congressi"
"In cinque giorni siamo arrivati a cinquemila iscritti e tutti nelle stesse condizioni, con bollette del gas da capogiro. Se Sgr non ci verrà incontro cambiaremo gestore". La riminese Mirella Guzzo è l'amministratore della pagina facebook Ubriachi di gas e, insieme a una delegazione, formata fra gli altri dall'avvocatessa Olga Rossi, venerdì 8 marzo incontrerà i gestori del servizio al Centro congressi Sgr. "L'appuntamento è alle 15: "Saremo in sei a entrare, ma tutti gli utenti sono invitati a partecipare con tranquillità sotto l'edificio. Dobbiamo far vedere che esistiamo anche fisicamente e non solo nel mondo virtuale. Siamo definiti numero cliente, ma siamo persone vere".
Cosa chiedete a Sgr?
"Per prima cosa chiarezza, vogliamo capire le cifre astronomiche. Abbiamo dei commercialisti che stanno visionando le bollette e non è tutto così chiaro. Vogliamo un trattamento più umano, una famiglia non può pagare più di mille euro per il gas, non gli rimangono in tasca neanche più i soldi per mangiare".
E quindi?
"Chiediamo, se possibile, che sulle bollette venga fatto un ricalcolo. C'è anche la questione dell'Iva che è da capire, non dovrebbe superare il 10%, ma non è così, arriva anche al 22%. Esiste però una sentenza della suprema Corte a carico dell'Enel e ci facciamo forte di quella".
Se non cambiano le cose avete annunciato un cambio di gestore.
"Esatto. Noi non vogliamo fare un gioco-forza chiediamo solo un trattamento equo. Siamo migliaia e se in blocco cambiamo gestore di sicuro avrà un peso, l'unione fa la forza, ed è vero. Potremmo chiedere ad altri un prezzo bloccato per un lungo periodo da definire".
Ubriachi di gas è diventato un vero e proprio caso.
"Non me lo aspettavo, ma il problema è sulla pelle di tutti e mi rendo conto adesso che non poteva che accadere questo. La pagina rimarrà aperta, anche per altre emergenze come questa".
La battaglia adesso si combatte tutta sul filo di gas.