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Cronaca

Società sportiva denuncia: "Squallido episodio con controllore della Start Romagna"

Pesante sanzione a una bambina di 10 anni che non aveva timbrato il biglietto mentre "un adulto è stato lasciato andare perchè il controllore temeva di essere picchiato"

Disavventura per un gruppo di giovani atlete arrivate in Riviera, nel corso del ponte del 2 giugno, per partecipare al campionato italiano di ginnastica artistica "Artistica Europa" svoltosi a Riccione. Il gruppo, proveniente da Novi Ligure, ha voluto segnalare quanto accaduto durante il trasferimento tra Rimini e la Perla Verde a bordo di un autobus della Linea 11 della Start Romagna che ha visto una bambina di 10 anni venire sanzionata pesantemente dal controllore per non aver obliterato il biglietto.

"Nel primo pomeriggio del 31 maggio 2015 - spiegano dalla società sportiva - l'istruttrice Sara Cartasegna della nostra società di ginnastica ha avuto l'incarico di accompagnare dall'hotel Ardea di Rimini al palazzetto Playhall 17  ragazze e bambine (tra i 10 e i 17 anni) partecipanti alla finale nazionale di "Artistica Europa". Per questo spostamento si sono avvalse dell'autobus 36031 della linea 11, dopo aver acquistato i titoli di viaggio per tutti e 18 i passeggeri. L'istruttrice ha dato istruzione a tutte le atlete di obliterare il biglietto entrando in autobus, cosa che è stata fatta regolarmente e con successo da tutte tranne che per la più giovane, di 10 anni, che non è riuscita a farlo. Sicuramente la nostra istruttrice è stata carente nel non essere riuscita a controllare tutti i biglietti, cosa che però ha fatto il solerte agente all'uscita dall'autobus che ha colto l'infrazione e, senza indugio, ha sanzionato la bambina, oltre tutto mortificandola. Non sarebbe stato un atto di buon senso quello di mostrare alla bambina come si oblitera il biglietto, che pur possedeva (e di chiudere così la cosa senza infierire? Sarebbe stato evidente a chiunque che, a fronte di un gruppo di 18 persone con 18 biglietti, la mancata obliterazione di un biglietto in mano ad una bambina non era frutto di furbizia o di un tentativo di farla franca". 

"Questo fatto, che trovo inqualificabile già in sè - prosegue il responsabile della società sportiva - è stato aggravato da quanto segue: il suddetto agente era in compagnia di altri 2 agenti (di cui uno donna), e prima di chiedere i biglietti al nostro gruppo, lo hanno richiesto ad una persona che si è rifiutata di rispondere alla richiesta di esibire il biglietto, lasciandolo andare così, impunemente. Alla protesta della nostra istruttrice, fatta dopo la sanzione, il controllore ha risposto che non lo ha fatto altrimenti sarebbe stato picchiato. Grande esempio di solerzia e di coraggio. E soprattutto di fronte a tutti, come per dimostrare che vince il più prepotente e loro, care fanciulle, nulla potete contro la sua divisa. Non c'è la pretesa di elevare un controllore ad educatore, ma almeno poteva evitare di dichiarare la sua codardia davanti a tutti. E' chiaro: lui e voi avete dalla vostra il Regolamento, ma i regolamenti sono fatti da uomini e a volte basta un po' di buon senso per applicarli nel modo corretto.  A volte invece basta un po' di vigliaccheria per non applicarli affatto".

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