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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Rimini sogna il nuovo stadio Neri. Un gioiello da 15 mila posti con palestre, Spa, studi medici e negozi

C'è il pre-progetto e un investitore, l'Aurora Immobiliare che già lavora negli stadi di Frosinone, Lucca e Caserta. Investimento da 18 milioni di euro, i promotori: "Ci lavoriamo da 14 mesi, possiamo farcela"

Un gioiellino ipertecnologico e al passo con i tempi. Che si ispira allo stadio di Frosinone. Omologato e con tutte le caratteristiche per ospitare la serie A. La sua capienza? Il dettaglio resta de definire, ma si ragiona dai 12 ai 15 mila posti numerati a sedere. A che costo? Circa 18 milioni di euro. Dopo il “colpo di teatro” durante il consiglio comunale tematico dell’altra sera, venerdì (19 maggio) Palazzo Garampi ha ospitano la conferenza di presentazione del nuovo Stadio Romeo Neri. Ci sono gli investitori e ci sono contatti a monte, tenuti top secret con “fare discreto” fino a qualche ora fa. E’ stato il sindaco Jamil Sadegholvaad a svelare che, a seguito di un coinvolgimento partito dal Rimini Calcio, da 14 mesi si susseguono incontri e strategie per immaginare di dare un nuovo look allo stadio cittadino.

Come sarà il nuovo stadio

Prima i sogni. Poi la realtà, perché il percorso e il lavoro da fare è imponente. Ma il nuovo stadio ha già un progetto di pre-fattibilità, pensato da Aurora Immobiliare, la società pronta a investire nella partita e che oltre ad aver sistemato lo stadio di Frosinone lavora sulle città di Caserta, Lucca e Ferentino. Il nuovo stadio manterrebbe inalterato il perimetro attuale, sarebbe con tutte le tribune coperte, comprese le curve Est e Ovest che prevedono una capienza tra i 3.000 e i 3.500 seggiolini.

Ecco il progetto di pre-fattibilità, come potrebbe essere il nuovo stadio Romeo Neri

L’idea è quella di costruire una piastra, con al centro un catino scavato, al pian terreno locali commerciali e strutture ricettive, tutto attorno le tribune sui quattro lati. Il terreno omologato per eventi internazionali 105x68, con tribune a 7 metri dal campo, copertura leggera in acciaio con giochi a effetto led. Infine la facciata storica principale, prevede il progetto, avrà un restauro conservativo.

L’aspetto innovativo è rappresentato dalle dotazioni dello stadio: perché per rientrare dall’investimento la partita prevede ampi spazi commerciali, e si immagina “compatibilmente con la domanda della città”, al suo interno un centro medico, una palestra, aree fitness, ma anche una Spa, per poi proseguire con store sportivi, negozi commerciali aperti sette giorni su sette, bar e ristoranti. Inoltre sulle tribune sono previsti anche una serie di sky box. Sotto la tribuna principale resterebbero spogliatoi da 250 metri quadrati l’uno, spogliatoi per arbitri, antidoping e spazi per le giovanili. Infine un’ala dedicata alle attività media oltre a una sala conferenze.

I tempi e l’iter

Ora il prossimo step sarà quello di procedere con la stesura del progetto. A cui dovrà poi far seguito un bando di gara europeo, al quale potrà partecipare chiunque. Non solo l’Aurora Immobiliare, ovvero l’attuale proponente. Secondo le stime più ottimistiche, dal momento della stesura del progetto potrebbero bastare 6 mesi per lo svolgimento dell’iter burocratico e circa 13 mesi per costruire il nuovo impianto, che andrebbe avanti a step consentendo al Rimini di poter continuare a giocare le sue partite di campionato all’interno del Romeo Neri. L’impianto resterebbe di proprietà del Comune di Rimini, con una cessione del diritto di superficie, la quantità degli anni è uno dei temi che andranno definiti in sede di stesura del bando europeo.

LA PROMESSA DEL SINDACO - "Entro la fine del mandato lo stadio non sarà più quello di oggi"

Chi sono gli investitori

A capo del fondo di investitori c’è Aurora Immobiliare, con a capo l’imprenditore Antonio Ciuffarella. La società ha sede a Roma e punta a realizzare una decina di nuovi stadi in Italia. Si parte da Lucca, Frosinone, Caserta e Ferentino, ora spunta il contatto riminese. Antonio Ciuffarella era presente in queste ore a Rimini, presentato dal sindaco Jamil Sadegholvaad e dal presidente del Rimini Calcio Alfredo Rota: “Noi partiamo dall’esperienza di Ferentino, dove abbiamo cercato di capire cosa potesse essere utile per rilanciare un progetto calcistico. E’ partito tutto da li, dopo che eravamo già come società impegnati nel settore immobiliare. Siamo convinti che l’intervento su Rimini ha una buona possibilità di essere realizzato. Dopo gli Anni 90 gli stadi in Italia sono rimasti fermi al palo e oggi per avvicinarci agli standard europei gli enti pubblici da soli non possono farcela. Occorre l’investitore privato, da qui nasce il contatto con il Rimini Calcio e l’idea di lavorare assieme”.

Ma Aurora Immobiliare come rientrerà dall’investimento? “L’immobile resta di proprietà comunale con una cessione dei diritti di superficie – spiega Ciuffarella -, a quel punto rientreremo dai nostri investimenti attraverso gli affitti degli spazi commerciali che andremo a realizzare. Non sarà necessario appesantire i costi per il club, che con questa operazione ha dei margini notevoli di crescita”. Franco Peroni, direttore generale del Rimini Calcio, sottolinea nel suo intervento come “per fare calcio a livello professionistico, è essenziale crescere a livello di struttura, partendo da uno stadio con ambienti moderni e al passo con i tempi”.
 

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