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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Specializzati nel traffico di quintali di droga, a Rimini la centrale di smistamento

Cinque persone arrestate dalla Squadra mobile nell'ambito dell'operazione "Bisha", a guidare la banda quello che è ritenuto dagli inquirenti un personaggio di "alto spessore"

E' stata ritenuta dagli inquirenti della Squadra mobile di Rimini, che all'alba di mercoledì hanno eseguito l'arresto di 5 persone, una banda altamente specializzata nel traffico di stupefacenti e in grado di movimentare quintali di droga dalla Puglia a Rimini per poi smistarli in poche ore ai grossisti della Riviera e del nord Italia. A guidare il gruppo di albanesi un 29enne, difeso dall'avvocato Giuliano Renzi, che in seguito all'arresto del fratello avvenuto nel dicembre del 2020 aveva rilevato quella che si potrebbe definire "l'attività di famiglia" insieme ad altre quattro persone che, a vario titolo, si occupavano del traffico. L'inizio delle indagini era partito lo scorso anno quando, a Rimini, era stato effettuato sempre dalla Mobile un maxi sequestro di quasi 300 chili tra hashish e marijuana che aveva portato all'arresto di 4 persone, 3 albanesi e un italiano, poi condannati in primo grado. Con il primo gruppo finito dietro le sbarre, a continuare il traffico era stato il 29enne che insieme ad altri 4 complici, tutti connazionali di 31, 30, 54 e 21 anni, aveva proseguito lo smercio di ingenti quantitativi di droga.

polizia di stato squadra mobile operazione bisha chili marijuana - 2326-2

Gli investigatori hanno sottolineato l'alto spessore del capo che si serviva di una rete ben rodata per acquistare lo stupefacente, presumibilmente in Spagna, e farlo arrivare in Italia attraverso Bari. I complici pugliesi, come copertura, si servivano dei casolari nelle campagne baresi dove la droga veniva poi caricata su un furgone a doppio fondo e tramite una serie di staffette arrivava a Rimini. Lo scorso 3 marzo, infatti, gli inquirenti avevano avuto il sentore dell'arrivo di un carico di droga mettendosi sulle tracce della banda. Con una serie di pedinamenti, grazie anche alla sorveglianza dall'alto di un elicottero della polizia di Stato, avevano intercettato il gruppo che da un casolare diroccato era poi arrivato a un garage situato sempre nella provincia di Bari. Scattato il blitz, nascosti in delle cassette di cipolle provenienti dalla Spagna erano stati trovati 400 chili di hashish per un valore di 2 milioni di euro pronti per essere spediti nel riminese con un furgone dal doppio fondo. La perquisizione, inoltre, ha portato a scoprire una serie di bilance, diverse buste di plastica e l'apparecchiatura per mettere sotto vuoto lo stupefacente da trasportare.

Secondo gli investigatori, a gestire l'intera operazione era stato il 29enne il quale a sua volta è sospettato di essere stato in passato anche il "cavallo" con cui diversa cocaina arrivava in Italia dall'Albania. Le indagini hanno quindi portato il Gip del Tribunale di Rimini ad emettere un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei 5 soggetti che è stata eseguita all'alba di mercoledì dal personale della Squadra mobile. Gli agenti, quando si sono presentati a casa del 29enne, hanno perquisito l'abitazione del giovane trovando ben 15 chili di marijuana in una serie di sacchi sottovuoto. Per il capo Dhimiter Mani e i complici Vildan Alla 31 anni, Vali Licaj 30 anni, Fatmir Sinani 54  anni sono scattate le manette mentre il quinto componente del gruppo, Suleiman Mani 21enne ritenuto però un personaggio di secondo piano, è riuscito ad evitare il blitz riparando in Albania dove è tuttora ricercato.

polizia di stato squadra mobile operazione bisha chili marijuana - 2327-2

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