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Cronaca

Ubriachi di gas, le amministratrici del gruppo: "Non avremmo mai pensato di arrivare a questo punto"

"Affrontare una situazione del genere è cosa che non avevamo assolutamente previsto"

La perquisizione della polizia postale a casa e sul posto di lavoro nei confronti di Mirella Guzzo e Marisa Grossi, amministratrici della pagina facebook Ubriachi di gas è stata per loro un fulmine a ciel sereno. le due donne si affidano con un post, pubblicato lunedì in tarda mattinata, per spiegare agli oltre 12mila iscritti la situazione e i sentimenti che provano in questo momento.

Il post scritto da Mirella Guzzo

Buongiorno gruppo, io e Marisa non vi abbiamo messo al corrente prima di quello che era accaduto perché ci era stato chiesto il silenzio social. Ovvero, la notizia non potevamo veicolarla sulla pagina Facebook. Purtroppo è accaduto anche questo. Non è stato piacevole, proprio no. Un episodio che ha causato disagi sia personali che lavorativi, un fulmine a ciel sereno, diciamo così. Sappiamo tutti com’è nato il gruppo, il motivo per cui ci siamo trovati qui, e le intenzioni reali di ognuno di noi, a partire proprio da me e da Marisa Grossi. L’inizio, un semplice post in un gruppo Facebook di Rimini, che ha avuto un riscontro immediato in tanta gente che ha letto. Stesso problema, identico disagio: il non poter affrontare più il costo di certe bollette. Mai, nemmeno nell’immaginario più fantasioso, avrei potuto pensare che saremmo arrivati a tutto questo.

Perquisite le case delle due referenti del gruppo

Affrontare quindi una situazione del genere è cosa che non avevamo assolutamente previsto, soprattutto in un contesto in cui l’intenzione iniziale era, come confermato da decine di post, quella di cercare una trattativa che potesse andare a buon fine con Sgr. Era la nostra principale intenzione, quella di restare con l’azienda del nostro territorio. Per essere precisi, era l’unica intenzione, al punto tale di chiedervi inizialmente di non abbandonare Sgr e di non dare credito ai vari venditori che si palesavano nel gruppo. Abbiamo partecipato ai tavoli tecnici e atteso tranquillamente il giorno in cui avrebbero pubblicato le loro offerte, disattendendo la nostra esplicita richiesta di produrre un’offerta dedicata, dal momento che l’azienda, come dichiarato alla stampa dall’Ing.Tani, intendeva guardare a noi come gruppo di acquisto. L’offerta pubblicata, d’altronde, era ben lontana da ciò che era stato richiesto dai cittadini. A seguito di quanto accaduto in quei giorni, ci fu chiesto a gran voce di confermarci gruppo di acquisto a tutti gli effetti e tutelarci nel miglior modo possibile. Ci riteniamo assolutamente estranee ai fatti così come sono stati descritti, probabilmente avremmo dovuto mettere in conto tutto quello che sta accadendo, ma non ci siamo spinte così in là con l’immaginazione, sottovalutando forse che la libertà di pensiero, di critica, di commento, e soprattutto la libertà di poter scegliere, non è esattamente così “libera” come dovrebbe essere.

Affronteremo ciò che c’è da affrontare, con un certo timore, chiaro, ma anche e soprattutto con la certezza di ciò che effettivamente è. Non di quel che si vorrebbe far credere. Nel rispetto di tutti, anche dell’azienda Sgr, vi preghiamo di moderare i commenti, non trascendete in parole che potrebbero essere considerate offensive e lesive nei loro confronti, per evitare ulteriori problemi a noi e a voi. Libertà totale di commentare, quella sempre, ma restiamo anche liberi da quelle ingiurie che non ci interessa esprimere". 

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