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Cronaca

Valeria e Simba, insieme per combattere la leucemia e realizzare un sogno

La piccola sta lottando con tutte le sue forze grazie all'aiuto dei medici di Rimini e di un barboncino

Valeria è una ragazza di dodici anni, frequenta la prima media col massimo dei voti. Valeria ha moltissimi amici e tanti interessi: le piace il nuoto, la pallavolo, andare in bicicletta, leggere libri. È un’adolescente normale, come tanti altri, a cui la vita ha però destinato una sfida enorme: il 28 luglio 2016, in seguito a controlli svolti presso l’Ospedale Infermi di Rimini, a Valeria è stata diagnosticata la leucemia. “Tutto è iniziato da un fastidio al braccio – spiega la madre – ma credevamo fosse dovuto ad una caduta in bicicletta. Quando abbiamo visto che questo dolore non passava, ma che al contrario si acuiva e spandeva in tutto il corpo, abbiamo deciso di sottoporla ad esami più approfonditi, che hanno rivelato la presenza di un tumore”. Per Valeria inizia a quel punto una nuova fase della sua vita: agli amici, la scuola, lo sport sono subentrati lunghi e dolorosi periodi di degenza in ospedale intervallati da brevi pause di pochi giorni da trascorrere a casa.

“Il processo di guarigione di Valeria è particolarmente complicato – spiega la dottoressa Roberta Pericoli, responsabile del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infermi di Rimini, che ne ha seguito da vicino la patologia – purtroppo ha sofferto di tutti quei pesanti effetti collaterali che caratterizzano il trattamento della malattia. Ricordo che una notte, dopo un periodo di quattro o cinque settimane trascorse a letto proprio a causa delle terapie, la trovammo girare per i corridoi: nonostante la stanchezza aveva raccolto tutte le sue forze e si era alzata. Era molto spaventata, perché non avvertiva più sensibilità alle gambe: aveva deciso di reagire alla paura a modo suo. Fu proprio nel momento in cui la vidi più provata dagli effetti collaterali che, per cercare di farla reagire e darle una motivazione ulteriore a combattere, le ho promesso di regalarle un cane una volta guarita”. Un sogno che si avvera per la ragazzina: da sempre grande amante degli animali, aveva cercato più volte di strappare alla madre la promessa di tenere un cucciolo in casa, in particolare un barboncino toy, razza di cui si era innamorata giocando con un piccolo esemplare appartenente ad un’amica.

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