Sergio Zavoli è tornato nella sua Rimini, Gnassi: "Tanto dolore durante le esequie a Roma"
Camera ardente al Teatro Galli. Il sindaco: "La città è vicina e lo sarà sempre alla moglie Alessandra e alla figlia"
Sergio Zavoli è tornato nella sua Rimini. Dopo le esequie a Roma, nella chiesa di San Salvatore Lauro, a cui ha partecipato anche il sindaco Andrea Gnassi, e fra gli altri Walter Veltroni, Arbore, il mondo della politica e i vertici Rai, il feretro è partito alla volta della città felliniana. La camera ardente è allestita al Teatro Galli, oggi fino alle 22 e domani mattina, sabato 8 agosto, dalle 10 alle 12.
Sono in tanti i riminesi che hanno voluto dare subito un ultimo saluto al giornalista, appena arrivato il feretro. E la sua città lo omaggia anche con una maxi foto in bianco e nero issata davanti al colonnato del teatro, affacciata su piazza Cavour con l'affettuosa scritta "Ciao Sergio". L'immagine scelta è la quarta di copertina di una delle sue raccolte poetiche, "La strategia dell’ombra".
"Un grande dolore e tanta commozione durante le esequie di Sergio a Roma - ha scritto Gnassi sulla sua pagina facebook - Rimini è vicina e lo sarà sempre alla moglie Alessandra e alla figlia Valentina".
Zavoli sarà poi sepolto, così come desiderava, vicino all'amico Federico Fellini, dopo una cerimonia strettamente privata che si terrà sabato mattina, riservata alla famiglia. Rimini è stata la sua patria per affetti, lavoro, amicizie, passioni. "E lo sarà ancor più da ora in avanti", come ha affermato il primo cittadino.
(L'uscita dalla chiesa romana)