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Cronaca

Riparte la lotta alle lucciole, scatta l'ordinanza antiprostituzione

Dal 15 maggio multe salate per chi viene pizzicato a contrattare prestazioni sulle strade del sesso a pagamento

E’ stata firmata oggi ed entrerà in vigore martedì 15 maggio, dopo le necessarie due settimane di pubblicazione, l’ordinanza contingibile e urgente messa a punto dal Comando di Polizia Municipale del Comune di Rimini per prevenire e contrastare i pericoli derivanti dai comportamenti connessi all’esercizio della prostituzione su strada. L’ordinanza sarà in vigore fino al 15 ottobre e sarà applicata su una serie definita di aree dove il fenomeno della prostituzione su strada si registra con una maggiore intensità. Nel dettaglio il provvedimento riguarderà Viale Regina Elena, Viale Regina Margherita, Viale Principe di Piemonte, Via Novara, viale Teramo, via Foglino, Via Cavalieri di Vittorio Veneto, Via Losanna, via Mosca, Via Guglielmo Marconi Viale Vespucci, piazzale Medaglie d’oro, Via Macanno, Via Varisco,Via Casalecchio, Via Fantoni, via Euterpe. E ancora Via Emilia Vecchia, Via XXIII settembre, Viale Matteotti, Via dei Mille, Via Tolemaide, Viale Eritrea. Inoltre sono incluse nel provvedimento le zone attorno alla stazione ferroviaria, Piazzale Cesare Battisti, Via Savonarola, Via Mameli, Via Ravegnani, Via Graziani, Via Dardanelli, Piazzale Carso, Via Principe Amedeo. L’ordinanza riguarda anche tutta la Strada Statale 16, compresa tra il confine con il Comune di Bellaria-Igea Marina e il Comune di Riccione.

“L’ordinanza contingibile e urgente a contrasto della prostituzione per il periodo estivo è uno strumento ormai consolidato, alla luce dei risultati positivi che abbiamo ottenuto negli ultimi anni in termini di deterrenza del fenomeno – sottolinea l’assessore alla sicurezza Jamil Sadegholvaad – Si tratta inoltre di un provvedimento che dà continuità ad una serie di attività che stiamo mettendo in campo, l’ultima in ordine di tempo l’ordinanza di ‘nuova generazione’ sperimentata questo inverno e che comporta la denuncia per chi sfrutta la prostituzione ai sensi dell’art. 650 del Codice Penale. E’ un tema, quello del contrasto alla prostituzione, su cui l’Amministrazione non si è mai tirata indietro; pur con i limiti e i pochi margini di manovra, stiamo provando ogni strada per andare ad incidere su una piaga che è veicolo di illegalità, di sfruttamento e ha implicazioni sulla vivibilità della città e sulla percezione di sicurezza dei cittadini”

Attraverso l’ordinanza, potranno essere puniti con una sanzione amministrativa pecuniaria fino a 500 euro (400 se pagati entro 60 giorni) solo tutti coloro che porranno in essere comportamenti diretti ad offrire prestazioni sessuali a pagamento e chi sarà sorpreso a richiedere informazioni a questi soggetti, concordando l’acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento. In particolare i comportamenti colpiti con sanzione amministrativa, specifica l’ordinanza, sono quelli “consistenti nell’assunzione di atteggiamenti di richiamo, di invito, di saluto allusivo ovvero nel mantenere abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo ovvero nel mostrare nudità, ingenerando la convinzione di esercitare la prostituzione. La violazione si concretizza con lo stazionamento o l’appostamento della persona o l’adescamento di clienti e l’intrattenersi con essi, o con qualsiasi altro atteggiamento o modalità comportamentali, compreso l’abbigliamento, che possano ingenerare la convinzione che la stessa stia esercitando la prostituzione”. Inoltre sono puniti con le sanzioni previste dal Codice della strada coloro che, alla guida di veicoli, eseguono manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale per porre in essere i comportamenti prima descritti. In questi casi la sanzione amministrativa di 41 euro prevista sarà elevata a 54,67 se accertata in orario notturno (dalle ore 22 alle 7 di mattina).

L’ordinanza prevede inoltre che, per consentire la valutazione in merito agli accertamenti fiscali, sia portato a conoscenza dell’Agenzia delle Entrate nonché del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Rimini qualunque fatto riscontrato nell’ambito dell’attività di controllo.

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