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Cronaca Piazza Malatesta

Riqualificazione di piazza Malatesta, ecco la variante: "Vogliamo cambiare Rimini"

E a proposito del Teatro Galli, proseguono gli amministratori, "c’è qualcuno che è disposto a pensare che dopo 60 anni si rimette in moto una funzione come il Teatro, un contenitore come quello e nell’immediato intorno tutto resta come prima?"

Col voto favorevole della maggioranza, l’astensione di tre consiglieri (Moretti, Giudici, Brunori), il voto contrario del consigliere Tamburini (M5S), la terza Commissione consiliare ha dato parere favorevole all’approvazione definitiva della variante al Prg per la riqualificazione di piazza Malatesta, già adottata dal Consiglio comunale nell’ottobre scorso. La variante, che nei prossimi giorni sarà sottoposta al vaglio del Consiglio per la sua definitiva approvazione, ha come obiettivo la riqualificazione di piazza Malatesta, parte del progetto più ampio di valorizzazione, rigenerazione ambientale e rilancio turistico di quel quadrante di città che dal Ponte di Tiberio passa le mura malatestiane, Castelsismondo, piazza Malatesta, il Teatro Galli e piazza Cavour.

L’approvazione definitiva della variante, infatti, renderà possibile la realizzazione degli interventi di riqualificazione della piazza, evidenziando la cinta muraria di Castel Sismondo e del perimetro del suo antico fossato ma anche intervenendo con l’inserimento di funzioni attrattive, nella riorganizzazione dei percorsi, delle pavimentazioni, dell’illuminazione e degli arredi urbani nell’area tra il Teatro Galli e il castello, simboli identitari della città.

“Molto semplicemente - dichiarano il sindaco Andrea Gnassi e l’assessore Roberto Biagini - mentre i lavori di riqualificazione del centro storico sono in corso, il cantiere del Teatro Galli va avanti spedito, malgrado gli incidenti di percorso che ci hanno fatto temere che tutto si trasformasse in un altro esempio di incompiuta italiana, è stato fatto un passo ulteriore per rendere possibile che uno dei punti identitari della nostra città torni ad essere tale. Sì. perché vogliamo superare questa condizione, oramai insopportabile, per il quale sembra che due capolavori architettonici testimonianze di due epoche della nostra città siano li per sbaglio a togliere spazio allo spazio di parcamento. E facciamo questa variante con lo stesso spirito e lo stesso metodo che abbiamo applicato agli altri cantieri che stanno cambiando la città tenendo conto del periodo di crisi in cui siamo immersi".

"E facciamo questo - aggiungono -. perché non è più tempo solo di pianificare na Rimini bella aspettando che arrivino i tempi migliori per farla restando in tanto a vivere e a lavorare in una Rimini che marca il segno dei tempi. Noi abbiamo deciso di farla. Vogliamo tenere fede ai nostri impegni (non promesse) e vogliamo cambiarla Rimini. Anche qui siamo coerenti. Lo abbiamo fatto con le fogne individuando nei 900 Milioni del piano generale lo stralcio che era possibile fare e lo stiamo facendo. E lo facciamo per il centro storico. Creare inoltre le condizioni per riqualificare la piazza Malatesta è anche il modo di valorizzare appieno gli investimenti che sono stati fatti e che sono in corso".

E a proposito del Teatro Galli, proseguono gli amministratori, "c’è qualcuno che è disposto a pensare che dopo 60 anni si rimette in moto una funzione come il Teatro, un contenitore come quello e nell’immediato intorno tutto resta come prima? E con il nostro progetto, di cui la variante è il primo passo, la riqualificazione del centro storico in armonia con i suoi borghi, mettendo in dialogo l’opera di Verdi con il Rinascimento, la parte romana con Fellini, è possibile. Quello che invece non sarà possibile è attestarsi su una posizione che dice ‘bisogna fare meglio e di più (certo quello sempre), nascondendo in realtà la recondita speranza gattopardesca che alla fine non si faccia niente".

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