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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Teatro Galli, entra nel vivo la produzione dell'apparato decorativo

E' partita intanto la realizzazione dell’ultima parte mancante del Corpo B destinato alla Torre scenica dove collocare tutta la meccanica di scena

Il sistema decorativo - “Un solo sistema variato con gentile fantasia ma dentro i confini di una unità onnipotente”. Così veniva definita da Genesio Morandi nel 1857 l’opera di Luigi Poletti, ultimo architetto neoclassico dello stato pontificio. Sulla scorta della documentazione archivistica e fotografica in possesso e dei reperti architettonici  rinvenuti nel corso dei lavori è stato possibile definire e codificatore in maniera puntuale  tutto il complesso apparato decorativo del Teatro Amintore Galli. Apparato decorativo che attingeva i suoi elementi dall’architettura classica: gole dritte e rovesce, ovoli, listelli, tondini, kyma, astragali, fregi ionici, capitelli, profili di trabeazioni finemente decorati e dorati. Si tratta quindi di un apparato ornamentale molto ricco, sviluppato sul modulo del palchetto di sala e sui rapporti della colonna con le parti dell’edifici.

Se il I ordine è caratterizzato dai 22 grifoni dorati posti sulla balaustra, il II Ordine si contraddistingue per le ventuno colonne in stile classico corinzio. Il progetto ne prevede la placcatura dei listelli con fogli di oro sintetico e successiva lucidatura con pietra d’Agata. Al III Ordine e al Loggione sono presenti  le balaustre in legno di olmo intagliato con finitura in gesso di Bologna per  uno sviluppo lineare di circa 150 metri. Il soffitto distinto in tre zone concentriche racchiuse da cornici dorate contenenti motivi floreali ed i segni dello Zodiaco ha una superficie di circa 460 mq. L’arco scenico è decorato con stucchi riproducenti motivi vegetali e figure mitologiche che incorniciano l’orologio posto al centro  dell’arco scenico stesso e  2 stemmi rappresentativi della città di Rimini. A queste opere si vanno ad aggiungere i tendaggi e  le tappezzerie. Si sta inoltre lavorando al progetto di restauro dell’antico sipario del Galli, una preziosa tela ad opera di Francesco Coghetti mostrata per la prima volta al pubblico nell’inaugurazione del  1857 e che raffigura una scena evocativa del Passaggio del Rubicone. 

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