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Cronaca

I ristoratori scommettono sulla nuova spiaggia. Il progetto di 18 locali: pronti a demolire tutto e ricostruire

Dal Porto a Miramare, 18 ristoranti affidano, con il supporto di Cna, a un gruppo di architetti e ingegneri uno studio di fattibilità. Il progetto prevede ristoranti iper moderni a due passi dal Parco del Mare

Il progetto di “Ristoranti sul mare” è stato presentato al Comune una decina di giorni fa. E ben si interseca con la partenza dell’iter che porterà al restyling della spiaggia di Rimini, con il Piano Arenile e le relative linee guida presentate durante le scorse ore in commissione consiliare. A svelare il progetto è la Cna, che si è fatta capofila di rete imprese “Ristoranti sul mare”: il loro sogno è quello di dare un volto nuovo a ben 18 ristoranti sul lungomare riminese, dal Porto a Miramare, valorizzando ulteriormente il Parco del Mare. Un progetto tanto ambizioso, quanto futuristico e che regala ulteriori stimoli sull’idea della Rimini del futuro.

Il progetto mira a riqualificare i ristoranti di spiaggia con un nuovo concept attraverso una struttura prefabbricata in telaio leggero, metallico o di legno lamellare con una finitura esterna con pannelli prefabbricati in alluminio o legno verniciato con coibentazione. Una struttura appoggiata a terra su plinti puntuali in calcestruzzo amovibili. Tutto il modulo sarebbe progettato e ingegnerizzato preventivamente con eventuale mockup realizzato in officina.

I ristoratori pronti a investire

Sono stati proprio i 18 ristoratori a incaricare l’architetto Giovanni Montessoro, gli ingegneri Andrea Villani e Antimo Di Giuseppe e il geometra Carlo Migani per procedere con i primi studi di fattibilità. L’iniziativa è già stata presentata all’assessora al Demanio Roberta Frisoni e al dirigente Carlo Mario Piacquadio. A fare il punto è Marco Mussoni di Cna Rimini: “L’idea della destagionalizzazione ha convinto tutti, così dieci giorni fa è partita questa nostra iniziativa come Cna e “ristoranti sul mare”, quelle strutture sono ormai obsolete ma sono gli stessi proprietari i primi a crederci, a loro va il merito di aver sostenuto le prime spese per incaricare il progetto. Ci tengono alle loro attività e hanno l’obiettivo di migliorarle”.

Circa 800 mila euro a locale

Ci sono punti cardine ben precisi, in questa operazione. E scogli da superare. In primis, occorrono certezze sui bandi di gestione: “Molto dipenderà dai bandi di gara della Bolkestein, sulla qualche anche noi chiediamo certezze e linee guida definite al più presto – spiega Mussoni -, soprattutto perché un investimento del genere ha un piano di ammortamento che non potrà essere inferiore ai 30 anni. Per cui confidiamo che la durata delle gestioni possa poi essere congrua”. Secondo le prime previsioni ogni nuovo ristorante verrebbe a costare circa 800 mila euro chiavi in mano, di cui 300 mila euro per le strutture e a ruota tutti i costi per impianti e attrezzature. Infine c’è poi la partita relative alle metrature: si punta a un aumento delle superfici dei ristoranti, portandoli attorno ai 175 metri quadrati.

Il progetto è stato pensato come elemento integrante e costruttivo del nuovo Parco del Mare, attraverso una continuità evidenziata dalla scelta dei materiali e nella vicinanza al piano di percorrenza del Parco con una migliore e più solidale presenza delle attività correlate alla spiaggia, tramite un avvicinamento sia in termini strettamente metrici che con una continuità di progettazione in grado di permettere un buon posizionamento sull’arenile.

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