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Cronaca Parco Ausa

I ritratti degli anziani che frequentano il parco Ausa protagonisti in una mostra al Museo della Città

Il progetto Ritratti sociali, rivolto a giovani artisti e artiste esordienti dai 18 ai 35 anni sono di provenienza o di area romagnola

Una chiamata particolare, sicuramente originale: mettere in contatto artisti giovani e di talento, dalla solida formazione, con il mondo degli anziani, in un luogo paesaggisticamente ricco di spunti naturalistici e storici, una porzione verde che cinge la città: il parco Ausa. Le opere dei giovani artisti selezionati, nel prossimo mese di giugno, saranno ospitate dai Musei Comunali di Rimini attraverso una selezione di disegni prodotti da dieci artisti chiamati a realizzare ritratti di persone che frequentano o usufruiscono del Parco Ausa, specie anziani che si sono prestati all’iniziativa, anzi hanno prestato il loro volto. Il progetto nasce dalla intraprendente capacità dell’Ecomuseo Rimini nell’aver saputo promuovere una Open Call all’insegna dell’Arte Pubblica dal titolo: Ritratti Sociali, pratiche per lo sviluppo artistico e sociale del territorio.

E proprio in questi giorni l’Ecomuseo Rimini avvia la seconda sessione dell’Open Call Arte pubblica: Ritratti sociali, rivolta ad altri cinque giovani artisti e artiste esordienti dai 18 ai 35 anni di provenienza o di area romagnola. I primi cinque artisti ad aver svolto questo compito, selezionati da una commissione che li ha scelti tra numerosi candidati, sono stati, nei mesi scorsi, Alettra Campana, Massiel Leza, Valentina Perazzini, Danilo Sciorilli, Charlotte Van Bost. I giovani artisti hanno avuto l’occasione di lavorare ad un progetto condiviso, finalizzato alla produzione di una opera-ritratto realizzata lungo e dentro il grande polmone verde del parco Ausa. Una porzione verde che cinge la città a sud e che è connotata da elementi di grande interesse culturale e antropologico: basti ricordare la presenza delle antiche mura malatestiane o l’Arco d’Augusto, emblema romano della città, il bacino dell’ex Lago della cava con la memoria mai sopita dell’ex Fornace Fabbri o la presenza vivace e produttiva dei borghi satellitari come quello di S.Andrea e di S.Giovanni.

La Call si prefigge dunque di avviare un vero e proprio progetto artistico attraverso un dialogo transgenerazionale. Ma anche di cucire differenze o ostacoli aprendo la strada a un rapporto inter culturale tra artisti, persone residenti anziane e quello che potremmo definire ‘patrimonio’ ambientale. Costruire legami, superare barriere, riappropriarsi della memoria anche quella immateriale delle cose, dei mestieri, delle abitudini che non ci sono più ma rimangono vive sul filo del ricordo. La curatrice e ideatrice del progetto è Sonia Fabbrocino, arteterapeuta ed educatrice museale, che continuerà a guidare con le sue risorse emozionali gli artisti in questa impresa. Gli artisti selezionati avranno l’occasione di esporre, oltre che al Museo della Città di Rimini nel prossimo giugno 2022, anche presso l’area urbana del Parco Ausa nel luglio 2022.

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