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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Rimini regala speranze e prospettive: 300 donne fuggite dalla guerra avranno un contratto di lavoro

Le donne Ucraine potranno trovare lavoro, per un periodo variabile da 3 a 6 mesi, negli alberghi di Rimini e dintorni come cameriere ai piani, aiuto cucina e altre mansioni

L'importante annuncio arriva proprio nel giorno della Festa della donna. Lo aveva anticipato alla comunità ucraina nel corso della manifestazione per la pace a Rimini tenutasi sabato scorso e organizzata dalla associazione Italia-Ucraina Maidan il presidente di Riviera Sicura Giosuè Salomone, e, dopo pochi giorni, arriva l'ufficialità: 300 donne Ucraine scappate dalla guerra potranno avere un contratto di lavoro a tempo determinato negli Hotel della Riviera Romagnola. “L'economia del nostro territorio – spiega Giosuè Salomone – necessita di manodopera straordinaria ogni stagione estiva. Avevamo già previsto di ricorrere al Decreto Flussi per sopperire alla mancanza di personale, poiché il mercato del lavoro italiano non riesce mai a soddisfare la nostra richiesta in Estate”.

Saranno quindi ben 300 le donne Ucraine che potranno trovare lavoro, per un periodo variabile da 3 a 6 mesi, negli alberghi di Rimini e dintorni come cameriere ai piani, aiuto cucina e altre mansioni. Tutti i contratti prevederanno vitto e alloggio e questo consentirà un fortissimo risparmio di risorse economiche da parte dello Stato, riducendo, di fatto, il numero di alloggi da impiegare per l'accoglienza dei rifugiati.

La prossima settimana Riviera Sicura organizzerà presso la sede riminese di Conflavoro un incontro con le associazioni delle altre categorie legate al turismo stagionale (ristoranti, stabilimenti balneari) per provare ad ampliare il numero delle assunzioni. “Il personale va però formato – continua Salomone – e per questo già lunedì inizieremo un corso base di italiano, cui seguiranno corsi di housekeeping, haccp e sicurezza sul lavoro per essere pronti con le assunzioni già a Pasqua. Abbiamo calcolato di potere erogare stipendi per oltre due milioni di euro entro settembre. Soldi che le famiglie, al loro rientro in patria, potranno impiegare per la ricostruzione del Paese. Chiederemo al Governo un provvedimento straordinario che consenta sgravi contributivi per l'assunzione dei rifugiati: il minore introito di contributi sarebbe più che ampiamente coperto dal risparmio nell'accoglienza”.

Intanto l'accoglienza in Riviera Romagnola, diventata modello di esempio per l'intera Europa per efficienza, organizzazione e velocità, continua praticamente, ad essere svolta solo dall'associazione Riviera Sicura che si sta facendo carico di tutte le spese, raramente al di sotto dei 3.000 euro al giorno. Una lunga telefonata nella giornata di ieri tra Giosuè Salomone e il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad che ha assicurato che, per quanto di sua competenza, il Comune di Rimini farà la propria parte con tutti i mezzi a propria disposizione.

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