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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Parte la rivoluzione degli asili, iscrizioni al via con i nidi gratis per molte famiglie

La vicesindaca Chiara Bellini promuove la nuova riforma: "Siamo l’unico capoluogo ad aver applicato alla lettera la manovra dei nidi gratuiti garantendo un criterio di equità"

Con l’avvio, da domani, delle iscrizioni per l’anno educativo 2022-2023, inizia un triennio di grande innovazione nel sistema dell’offerta educativa per l’infanzia 0-6 anni del Comune di Rimini. Dagli asili gratis ai nuovi criteri per una maggiore equità di accesso, dai nuovi poli per l’infanzia al sostegno all’handicap, cresce l’investimento pedagogico, sociale ed economico a sostegno del sistema pubblico/privato riminese.

Al via da martedì 11 gennaio le iscrizioni

Saranno aperte da martedì 11 gennaio fino al 25 febbraio 2022 le domande di iscrizione sia per gli asili nido comunali che per le scuole di infanzia per l’anno educativo 2022-2023. Possono presentare domanda di iscrizione agli asili nido comunali i genitori dei bambini nati dal 1 gennaio 2020 al 30 giugno 2022. Per la Scuola d’infanzia - dedicata ai bimbi tra i 3 e i 5 anni - possono presentare domanda di iscrizione i genitori dei bambini nati nel 2017, 2018 e 2019. Potranno presentare domanda anche i bambini che compiranno i 3 anni di età entro il 30 aprile 2023 come "anticipatari". La pubblicazione delle graduatorie è prevista per il 23 marzo 2022.

Sono 4 mila i posti offerti, complessivamente, dal sistema educativo pubblico/privato riminese. Il sistema educativo riminese pubblico/privato per l’infanzia offre, complessivamente, 3.995 posti tra asili nido (sezioni lattanti, piccolissimi, piccoli, medi, grandi) e scuole di infanzia (sezioni piccoli, medi, grandi). Nello specifico sono 861 i posti offerti dai nidi e 3.134 quelli offerti dal sistema delle scuole di infanzia comunali, statali e private.

Asili nidi gratis, una misura triennale

Quella degli asili gratis è la misura più importante che caratterizzerà il prossimo triennio dei servizi educativi riminesi per l’infanzia. Si tratta di una misura triennale che, a partire dal prossimo anno scolastico, prevede l’introduzione della gratuità del nido per le famiglie con redditi medio bassi, e cioè con un Isee sotto i 26 mila euro, per i nidi comunali in gestione diretta e per i nidi affidati in convenzione (in gestione all’Asp Valloni Marecchia).

La riduzione delle rette riguarda anche i nidi privati autorizzati presenti sul territorio comunale. L’Amministrazione ha investito, a partire dal prossimo anno educativo, risorse aggiuntive pari a 200 mila euro in più (che si sommano agli attuali 50 mila euro messi a disposizione dalla misura regionale “Al nido con la Regione”, per un totale di 250 mila euro) per garantire l’applicazione di consistenti riduzioni anche per le famiglie che sceglieranno questi servizi. In sostanza l’intervento pubblico volto ad abbattere le rette dei nidi privati viene quintuplicato. Le modalità di distribuzione verranno definite, nello specifico, attraverso un confronto con i gestori privati autorizzati/accreditati che operano nel territorio comunale, fermo restando che gli abbattimenti si applicheranno alle famiglie che hanno un Isee (minorenni) inferiore ai 26 mila euro.

Misure che si sommano a quelle previste nella scuola per l’infanzia private, per le quali l’Amministrazione comunale ha mantenuto invariato il finanziamento di 400 mila euro annui, indipendentemente dal numero di sezioni aperte, che nell’ultimo triennio si sono ridotte significativamente. Questo significa che ciascuna sezione di scuola d’infanzia privata riceverà un sostegno da parte del Comune di Rimini superiore del 18% rispetto a quello che riceveva nel 2018.

A entrambi gli ambiti educativi privati, nidi e scuole di infanzia, il Comune di Rimini dedica inoltre un finanziamento specifico di 375 mila euro anni per il sostegno all’handicap,con un programma particolarmente tarato sulla fascia di età 0/6 anni e che prevede continuità anche estiva, grazie al finanziamento anche di educatori dedicati nei centri estivi.

 “Quella che presentiamo oggi -  spiega Chiara Bellini, vicesindaca con delega alle politiche educative del Comune di Rimini - è una riforma di sistema che guarda al prossimo triennio, e non un insieme di provvedimenti di prossimità. Una manovra di sistema, infatti, riflette una visione della città. Se non si parte dal porsi questa domanda, quale città vogliamo, ogni azione o rimedio rischia di essere fine a se stesso, mentre ciò di cui abbiamo bisogno è dare una visione. Oggi noi parliamo di cosa accadrà a partire dal prossimo settembre e poi negli anni successivi, con un messaggio chiaro. Rimini mette al centro la scuola per il proprio futuro". E aggiunge: "Oggi siamo l’unico capoluogo di regione ad aver applicato alla lettera la manovra dei nidi gratis garantendo un criterio di equità con una particolare attenzione al tema della accessibilità. Questa manovra, in sintesi, ha avuto un unico grande obiettivo: il bene comune, tradotto nel sostegno a tutte le categorie più fragili della nostra comunità, che oggi sono molto diverse da quelle di qualche anno fa solamente".

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