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Cronaca

Roberta Cester vince il primo round contro Loris Stecca: assolta dall'accusa di diffamazione

L'imprenditrice, accoltellata dall'ex campione di pugilato, ritenuta innocente per le frasi pronunciate in televisione sullo sportivo

Si è concluso con la vittoria dell'imprenditrice il primo round che vedeva sul ring Roberta Cester, imputata di diffamazione, e l'ex campione di pugilato Loris Stecca che nel dicembre del 2013 aveva accoltellato la donna nella palestra che gestivano. Per questa vicenda lo sportivo è già stato condannato a 8 anni e 5 mesi in Appello, ma in seguito a quel tentato omicidio l'imprenditrice era finita nei guai per alcune sue affermazioni durante delle ospitate televisive. La Cester, infatti, è implicata in due diversi procedimenti penali per lo stesso reato: uno riguarda un'ospitata a "Pomeriggio Cinque" dove, intervistata dalla Barbara D'Urso, aveva avuto parole pesanti nei confronti di Stecca raccontando, allo stesso tempo, dettagli non ritenuti veritieri sulla vita dell'ex pugile che l'aveva denunciata. Un secondo processo analogo, invece, riguarda un'intervista dell'imprenditrice alla trasmissione "Estate in diretta" del 15 luglio del 2015 e in quell'occasione la Cester definì l'ex socio "un fallito". Per quest'ultimo il processo prosegue con la prossima udienza fissata per novembre 2021.

ll "tentativo di suicidio" di Loris Stecca (Archivio Migliorini)

Nella vicenda di "Pomeriggio Cinque" invece la Cester, difesa dall'avvocato Massimiliano Orrù, era accusata di aver definito l'ex pugile "Un povero miserabile, una mente bacata" per poi rincarare la dose aggiungendo anche l'aggettivo "anormale". In quella occasione, poi, l'imprenditrice si era soffermata su un presunto tentativo di suicidio messo in atto da Loris Stecca nel 2008 quando si era arrampicato all'imboccatura della galleria dell'A14 a Riccione minacciando di buttarsi sul tracciato dell'autostrada. Un gesto che, a detta della donna, era stato messo in atto ad arte solo per ottenere un risarcimento dall'assicurazione dimostrando così "la sua mente diabolica".

Parole che non erano piaciute a Loris Stecca il quale aveva denunciato la Cester. Nel corso del dibattimento, tuttavia, era emerso che lo stesso ex pugile non aveva intenzione di gettarsi nel vuoto e nonostante il pubblico ministero avesse chiesto una condanna a 8 mesi per l'imprenditrice, il giudice Monocratico del Tribunale di Rimini ha assolto la donna ritenendo che il fatto non costituisce reato.

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