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Cronaca Novafeltria

Rubano indumenti alla Caritas e trasformano la stanza in un bivacco

A processo due giovani sbandati identificati grazie alle impronte digitali lasciate sul posto

Sono finiti a processo, con l'accusa di furto aggravato, due giovani sbandati che depredarono la sede della Caritas di Novafeltria. I malviventi, un 32enne e una 24enne, nel dicembre del 2013 riuscirono a penetrare all'interno della struttura dopo aver forzato la porta d'ingresso. Una volta dentro, fecero razzia di quanto c'era a portata di mano: un computer portatile, 15 euro in contanti e vari generi alimentari. Non contenti, si impossessarono anche degli indumenti usati destinati ai bisognosi. Dopo il colpo, invece di fuggire realizzarono un vero e proprio bivacco nella stanza con le coperte trovate trascorrendo la sera mangiando e bevendo. Solo il giorno successivo si allontanarono facendo perdere le loro tracce mentre il parroco, scoperto il furto, aveva chiamato i carabinieri. Erano stati proprio i militari dell'Arma, durante i rilievi, ad individuare sul posto le impronte digitali dei due sbandati, lasciate sui resti di cibo, riuscendo così ad individuarli. A finire davanti al gip, tuttavia, è stato solo il 32enne in quanto, la ragazza, risulta irreperibile. L'udienza di oggi, comunque, è stata rinviata a causa di un errore di notifica.

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