S-lambrettati in Tanzania' la missione riparte con moto da enduro cinesi
Parte ufficialmente da Karansi, in Tanzania, il progetto moto-solidale di Tanzania in Lambretta - Missione Sabuko 2012 che vede coinvolti un gruppo di appassionati di moto romagnoli e marchigiani
Parte ufficialmente da Karansi, in Tanzania, il progetto moto-solidale di Tanzania in Lambretta - Missione Sabuko 2012 che vede coinvolti un gruppo di appassionati di moto romagnoli e marchigiani uniti nella raccolta fondi per la realizzazione di un college che garantirà una ottima preparazione scolastica a 600 studenti di età compresa tra i 13 e i 18 anni. A causa del mancato rispetto dei tempi di consegna dei mezzi (tre moto da enduro e una Lambretta 150 Li del ’65) da parte della nave cargo Jolly Diamante il tour ha subito un grave rallentamento, nonostante ciò non si è voluto mancare l’appuntamento con la solidarietà né con la popolazione locale.
Ci sono voluti giorni per riorganizzare l’intero progetto, sfidando la burocrazia e la difficoltà nel reperire nuovi mezzi e reti internet, ma i piloti assieme a tutto lo staff di Tanzania in Lambretta al lavoro sia dall’Africa, sia dall’Italia, hanno studiato una nuova sfida del tutto emozionante e avvincente visto che gli spostamenti avverranno su moto da enduro con cilindrata 150, acquistate in Tanzania, ma di importazione cinese. Mezzi sconosciuti ai piloti che abbandoneranno le comodità e l’affidabilità delle 2 BMW Gs, della Ktm e della Lambretta, modificata per lo sterrato, impugnando le manopole di un paio di moto molto più leggere e instabili, con sospensioni rigide sull’anteriore e dotate di un’elettronica precaria.
Non solo, nel container ancora da sdoganare al porto di Dar Es Salam dove la nave è attraccata solo l’11 dicembre scorso, con due settimane di ritardo, sono rimasti all’interno anche strumenti meccanici e gran parte delle protezioni (spinali, giacche, pettorina). Con loro avranno strumenti Gps, caschi e maglie da cross con i colori nazionali della Tanzania in onore della popolazione che li ospita. Vista la situazione e l’assenza di mezzi, senza perdersi d’animo gli amici hanno deciso di ribattezzare la missione ‘S-lambrettati in Tanzania’, un modo per sorridendo di fronte alle difficoltà e alla sventura.
Una sfida nella sfida, che vedrà ancora una volta come suo fulcro la beneficenza, infatti, i piloti hanno deciso di acquistare a spese proprie le due moto e di donarle ai missionari. Una decisione dettata dalla necessità di rispettare l’impegno preso e con i sostenitori, ma anche seguendo le esplicite richieste dei missionari del posto con i quali dal 30 novembre all’11 dicembre sono stati in contatto visitando 8 centri missionari, incontrando la popolazione di numerosi villaggi percorrendo circa 2.000 chilometri.
A Sabuko, nel centro missionario cattolico si sono riuniti i 19 volontari di Ada Onlus Cattolica per la Tanzania e i 4 piloti di Tanzania in Lambretta, insieme faranno visita al preside e ai docenti della Scuola superiore dedicata a ‘Aldo Olivieri’ di Cattolica. L’istituto durante l’anno ha già ospitato i primi studenti, in totale 108 (i prossimi 100 arriveranno a gennaio del prossimo anno), che hanno avuto l’opportunità di studiare la lingua Swahili, inglese, matematica ed in appositi laboratori anche chimica, fisica.
La scuola è considerata dalla popolazione una delle migliori scuole dell’intero Stato, visto che tutti i professori sono laureati, alcuni dei quali con esperienze di studio e di insegnamento all’estero. Con grande sorpresa degli insegnanti e dei volontari la scuola è in overbooking, visto che le prenotazioni sono continue e giungono da ogni dove. Intanto proseguono i lavori per la costruzione dei dormitori che nei prossimi mesi ospiteranno gli studenti provenienti dalle regioni più lontane.
Dall’Italia e dal mondo in 11.000 stanno seguendo il progetto e sostenendo la missione con donazioni, come hanno fatto Erika e Giacomo, novelli sposi di Cattolica che lo scorso giugno hanno deciso di devolvere il costo dei doni offerti dai propri invitati in favore della Missione solidale.