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Cronaca

Sabotaggio industriale, tutti assolti i 24 dipendenti accusati di manomettere i prodotti

Il gruppo era finito a processo in quanto sospettato di inserire nei sacchetti di verdure vari contaminati come ciocche di capelli, mozziconi di sigarette, pezzi di plastica e sassolini

Si è concluso dopo 6 anni il processo che vedeva sul banco degli imputati 24 cittadini cinesi, tutti dipendenti di una nota azienda di Santarcangelo che si occupa della produzione di verdure in sacchetti, accusati di sabotaggio industriale. Il caso era scoppiato nel 2016 quando i supermercati della provincia che avevano segnalato molte proteste da parte dei loro clienti per gli ‘oggetti’ rinvenuti nelle confezioni di verdura già lavata e pronta per il consumo. Nei sacchetti, infatti, erano spuntati ciocche di capelli, mozziconi di sigarette, pezzi di plastica e sassolini. Anomalie sempre più frequenti, tanto da far pensare ai manager dell'azienda che dietro ci potesse essere uno schema ben preciso, ed era così partita una denuncia col pubblico ministero che aveva autorizzato l'installazione di una serie di telecamere all’interno dei locali dove avveniva l’intero ciclo di lavorazione. I filmati erano passati al setaccio con gli inquirenti che avevano puntato il dito contro il gruppo di dipendenti cinesi rinviati poi a giudizio. Tre di loro (tra cui una operaia cinese, quella che era considerata la ‘capa’ del gruppetto, e difesa dagli avvocati Massimiliano Cornacchia e Gilberto Gianni), dovevano rispondere di adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari. Tutte, tra cui le 23 difese dall'avvocato Davide Grassi, erano imputate di turbata libertà del commercio e del furto di oltre mille piatti pronti, 1.300 bottiglie di succo di frutta biologico e più di due tonnellate di porri, oltre ad una quantità non meglio precisata di ortaggi assortiti. Nella giornata di mercoledì i giudici del Collegio del Tribunale di Rimini, sentita anche la requisitoria del pubblico ministero che aveva chiesto la condanna solo per quella che era considerata la ‘capa’ del gruppetto, hanno deciso di assolverli tutti.

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