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Cronaca

Sale la raccolta differenziata ed Hera centra tre obiettivi europei in anticipo

Importanti le performance realizzate nel Riminese, dove, nel 2019, la raccolta differenziata è aumentata di quattro punti percentuali rispetto all’anno precedente

Tre obiettivi europei centrati con largo anticipo rispetto ai tempi fissati dall’Unione; così il Gruppo Hera conferma il proprio impegno e il proprio ruolo di leader nella gestione dei rifiuti. Un trend di eccellenza, in crescita, come si evince dal report ‘sulle tracce dei rifiuti’, annualmente prodotto dalla multiutility e giunto alla sua undicesima edizione. Si tratta di un report in cui è pubblicata la rendicontazione del lavoro costantemente profuso dal Gruppo nel settore ambientale e per lo sviluppo dell’economia circolare. Un’economia virtuosa che ogni anno muove circa 11 miliardi di euro di fatturato, di cui oltre 2 miliardi collegati alla raccolta differenziata del Riminese. Nel territorio servito dalla multiutility, le attività legate al trattamento dei rifiuti differenziati danno lavoro, attraverso 63 impianti di prima destinazione e 194 impianti di recupero finale (di cui 164 di riciclo), a circa 19.000 persone. I rifiuti differenziati raccolti nel Riminese, la cui percentuale nel 2019 è salita di quasi 4 punti arrivando al 71%, creano un indotto che coinvolge 24 aziende di recupero, in cui sono impiegate oltre 6.000 persone, per un fatturato complessivo che supera i 2.400 milioni di euro.

Il Gruppo Hera centra tre obiettivi fissati dall’Unione Europea Tre gli obiettivi europei già traguardati dalla multiutility: nel 2019 il tasso di riciclo dei rifiuti urbani, in cui Hera risulta essere migliore rispetto alla media nazionale, sale complessivamente al 56% (+3 punti percentuali rispetto al 2018): così il territorio servito dal Gruppo supera, nettamente in anticipo, l’obiettivo del 55% fissato dall’UE al 2025. Nel 2019, inoltre, la multiutility ha raggiunto il 72% di riciclo degli imballaggi, anche in questo caso superando in largo anticipo l’obiettivo del 70% nel riciclo degli imballaggi richiesto dall’Unione entro il 2030. Per quanto riguarda, infine, l’obiettivo di riduzione dei rifiuti urbani in discarica, l’UE ha fissato il limite del 10% entro il 2035, mentre il Gruppo Hera è già al 3%, contro una media nazionale che si attesta sul 24%. Importanti risultati sul fronte della raccolta differenziata

Nei territori serviti dalla multiutility la raccolta differenziata effettivamente recuperata nel 2019 è stata pari al 92% del totale, di cui il 92% è stato riciclato. La media di rifiuti differenziati raccolti e riciclati, nel 2019, è stata pari a 272 kg per abitante; il 7% in più rispetto al 2018. Infine, alcuni dati, in dettaglio, relativi alle varie frazioni: nel 2019 il vetro ha fatto registrare una raccolta pro capite pari a 40 Kg (3 kg in più rispetto all’anno precedente) e un riciclo che si attesta al 95%; aumentata anche la quota pro capite di raccolta della carta: 67 kg contro i 65 del 2018. Altissima la percentuale di riciclo di ferro (98%) e legno (99%), la cui media di raccolta per abitante, nel 2029, è stata rispettivamente di 4 kg e 28 kg. ‘Sulle tracce dei rifiuti esamina anche il legame fra la qualità della raccolta differenziata effettuata dai cittadini e i benefici prodotti, dal punto di vista economico. Il risparmio annuo derivante dalla vendita dei materiali raccolti, nel 2019 è stato di circa 35 euro a famiglia, due euro in più rispetto all’anno precedente, pari al 14% della bolletta.

Fare bene la raccolta differenziata e separare correttamente i rifiuti, quindi, è doppiamente importante: al beneficio per l’ambiente si aggiunge un beneficio per il portafoglio. Aliplast: dalla raccolta al riciclo della plastica Significativi i dati relativi all’attività di Aliplast, primaria realtà in Italia e in Europa nel settore del riciclo della plastica, che è entrata a far parte dal 2017 del Gruppo Hera. Prima impresa in Italia a integrare completamente l’intero ciclo di vita della plastica, Aliplast ha prodotto nel 2019 oltre 90 mila tonnellate di plastica rigenerata, poi riutilizzata in vari settori produttivi, da quello alimentare, fino all’edilizia, all’arredamento e all’automotive. L’attività di Aliplast ha così permesso di risparmiare, in un solo anno, la produzione di 170 mila tonnellate di CO2.

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