Sfiorata tragedia nella notte: salvato pescatore disperso in mare
Cessata l’emergenza le cause dell’infortunio sono ora al vaglio dei militari della guardia costiera.
Sfiorata la tragedia nella notte tra domenica e lunedì. Un marittimo di origini tunisine di 47 anni, imbarcato su peschereccio, per cause ancora in corso di accertamento è caduto fuoribordo durante le operazioni di pesca. Il grosso peschereccio d’altura aveva da poche ore mollato gli ormeggi dal porto di Rimini, con 5 persone a bordo, quando verso le ore 00.30 a circa 7 miglia, il comandante ha chiamato l’equipaggio per una prima calata delle reti.
E’ stato in quel momento che il resto dell’equipaggio intento nelle operazioni non vedendo il marinaio e dopo averlo cercato invano a bordo, è scattato l’allarme con la chiamata di soccorso alla Guardia Costiera di Rimini. Dalla Sala Operativa della capitaneria dopo aver stimato sulla base delle informazioni ricevute e dei tracciati radio satellitari il possibile punto di caduta ha inviato in zona la motovedetta CP 847 e contestualmente con chiamata generale ha dirottato sul punto altre unità da pesca operanti in zona, mentre lo stesso peschereccio da cui era caduto il marittimo ripercorreva a ritroso la rotta dell’andata.
Il peschereccio Sonia-Simone di Rimini, è stato tra i primi a raggiungere la posizione a circa tre miglia dal porto, e insieme alla vedetta della Capitaneria ha effettuato le ricerche. La tempestività dell’intervento e la corretta stima degli schemi di ricerca ha fatto si che in breve tempo, dopo circa 30 minuti, il Peschereccio Sonia-Simone udite urla d’aiuto, ha avvistato il naufrago ancora cosciente, procedendo al recupero. Lo stesso è stato poi trasbordato sulla vedetta della Capitaneria e trasportato velocemente in porto ove ad attenderlo vi erano i medici del 118.
Dopo le prime cure per stabilizzare il marittimo, lo stesso in stato di shock e con escoriazioni ma comunque fuori pericolo, è stato trasportato all’01.45 all’ospedale di Rimini per le cure del caso. Cessata l’emergenza le cause dell’infortunio sono ora al vaglio dei militari della guardia costiera.