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Cronaca

San Clemente stanzia oltre 500mila euro per contrastare il dissesto idrogeologico

Uno studio ha individuato 10 siti a rischio sui quali occorre procedere nel più breve tempo possibile

Studiare, in dettaglio, le criticità geologiche e geomorfologiche del territorio in modo da attivare una corretta prevenzione e “lotta” al dissesto. L’obiettivo che il Comune di San Clemente si è posto all’indomani delle risultanze emerse dallo studio tecnico, mette in evidenza dieci siti sui quali occorre procedere nel più breve tempo possibile. Le aree sulle quali si andrà a intervenire riguardano Ca’ Tamagnini, lungo via Coriano in prossimità dell’incrocio con via Misano Adriatico; via Giuseppe Garibaldi; via Ca’ Bacchino in prossimità del Cimitero Monte Scabello; Ca’ Bacchino; la Strada Provinciale 35 bis; via Monte Casale - località Case Colucci - Case Monte Polito; via Monte Casale in prossimità dell’incrocio con via Fonte Ca’ Togni; via Giustiniano Villa - zona parco cittadino; via Molino Moretti-Ungaretti, via Fontaccia e via San Savino - Cimitero di San Clemente.

“Lo studio effettuato - spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici, Christian D’Andrea - tiene conto di più elementi interconnessi tra loro: innanzitutto la valutazione degli aspetti correlati alla gestione del rischio geologico in quanto tale; la definizione degli scenari; la valutazione e la programmazione degli interventi di consolidamento e presidio nonché, altro aspetto fondamentale di ogni buona azione amministrativa, la salvaguardia della pubblica incolumità.  Il territorio di San Clemente è soggetto a movimenti franosi - vi sono condizioni potenzialmente instabili, frane quiescenti da verificare, dissesti attivi - in considerazione della sua tipica connotazione geologica riscontrabile altresì in altri comuni della Valconca. Attraverso l’adozione di questo puntuale strumento conoscitivo - aggiunge l’Assessore D’Andrea - saremo in grado d’impostare tutte le successive fasi progettuali arrivando a definire con altrettanta precisione la programmazione dei cantieri. È un lavoro che richiede grande attenzione nei sondaggi e nelle prove e soprattutto una visione chiara al centimetro così da agire con certezza dei risultati. L’impegno economico che sarà sostenuto complessivamente è notevole - tra i più importanti mai decisi dall’Amministrazione negli ultimi anni - e va ben oltre il mezzo milione di euro: siamo, infatti, nell’ordine dei 600mila euro in totale. All’analisi geologica e alle prove geologiche seguiranno i lavori veri e propri: la previsione d’inizio cantiere è per l’inverno. Completati i lavori di consolidamento e presidio, procederemo all’installazione di alcune centraline di monitoraggio: grazie a queste apparecchiature potremo verificare l’andamento dei siti e programmare ulteriori azioni”.

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