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Cronaca San Leo

San Leo, cittadinanza onoraria allo storico dell'arte Antonio Paolucci

Il sindaco Guerra: "Si è sempre battuto per la difesa di San Leo, quando è crollata una porzione della Rupe ha lanciato appelli alla nazione"

Il sindaco Mauro Guerra e l'Amministrazione Comunale di San Leo avrà l'onore di celebrare pubblicamente, fregiandosi del Patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, il conferimento della cittadinanza onoraria al Prof. Antonio Paolucci, deliberato con seduta del Consiglio Comunale dell'11 aprile scorso. La cittadinanza onoraria è una onorificenza concessa per onorare e celebrare una persona che per motivi diversi è ritenuta legata alla città per il suo impegno o per le sue opere, tale riconoscimento intende rendere merito alle attenzioni ed alla sensibilità culturale del Prof. Antonio Paolucci legando in modo indissolubile  il nome di questo personalità  italiana alla Città di San Leo. Antonio Paolucci è nato a Rimini il 29 settembre 1939. Storico dell'arte italiano, già Ministro per i Beni Culturali e Ambientali tra il 1995 e 1996, Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino e direttore dei Musei Vaticani dal 2007 al 2016. Una figura universalmente riconosciuta quale eccellenza del panorama culturale. Profondo conoscitore della Valmarecchia e del Montefeltro, grazie al suo incredibile impegno ed amore per l’arte, la cultura, e la sua terra d'origine, non si è mai risparmiato nel collaborare con la Città di San Leo ed i suoi Amministratori, rendendo frequentemente merito pubblico all’antica Montefeltro ed ai suoi tesori, promuovendo costantemente la città nell’ambito dei più eccellenti circuiti culturali.

A titolo di esempio, nel corso di una delle interviste rilasciate alla stampa nazionale a seguito del crollo di porzione della parete adriatica della Rupe del 27 febbraio 2014 ebbe a dire, con spirito costruttivo e lucidità:  “…salvare San Leo è un dovere, non solo del governo ma di tutta la Nazione. Abbiamo tra le mani uno dei borghi più belli d’Italia. Anzi, se posso dire, San Leo può vantare a mio parere il paesaggio più bello d’Italia”, ed ancora “Purtroppo i crolli dalla rupe fanno parte della storia di San Leo, ci sono sempre stati. Il paesaggio si è modificato rispetto a quello che dipingeva Piero della Francesca nei suoi quadri. Resta comunque uno degli scorci più suggestivi del nostro Paese. L’azzurra visione di San Marino, per citare Giovanni Pascoli, e San Leo, sono i luoghi più straordinari di questa terra. Senza questi, nemmeno la Riviera sarebbe più la stessa". Messaggi chiari divenuti veri e propri appelli alla mobilitazione in favore della Città. Nel corso del 2017, nonostante i molteplici impegni, il Prof. Antonio Paolucci ha donato ulteriore attenzione alla città, collaborando – da protagonista – alle celebrazioni per i 500 anni dalla Presa Medicea di San Leo,  raffigurata dal Vasari con un imponente affresco in Palazzo Vecchio (1560, sala Papa Leone X), nonché descritta minuziosamente nei propri Ragionamenti. 500 anni fa, dunque, avvenne una battaglia così importante da essere immortalata nel luogo simbolo del potere mediceo. 500 anni dopo (17 settembre 1517), il Prof. Antonio Paolucci ne ha rievocato le vicende storiche ed artistiche, offrendo agli astanti una intensa e memorabile prolusione in Fortezza, torrione Martiniano.

Sempre alle cronache il prof Paolucci dichiara: "Posso vantare di conoscere ogni metro quadrato di San Leo, di Pennabilli e forse dell’intera Valmarecchia. San Leo, proprio come San Marino, andrebbe dichiarato subito patrimonio dell’Unesco. Di fronte a tanta bellezza, mi immagino e spero che si intervenga al meglio per salvaguardare uno dei nostri tesori più preziosi".
"Associare il nome della Città a personaggi di caratura internazionale come Antonio Paolucci è per San Leo un vanto e veicolo promozionale di notevole portata, consolidando l’orientamento di valorizzazione intrapreso in questi anni di attività amministrativa - continua il sindaco Guerra - Paolucci si aggiunge ai precedenti ed illustri cittadini onorari di San Leo: lo scrittore Fabio Tombari, il compositore Ennio Morricone, Ivan Graziani, Carlo Petrini  e il saggista Umberto Eco".
La “consegna” avverrà a partire dalle ore 16 nella Torre Martiniana della Fortezza di San Leo, sabato 18 maggio alla presenza di numerose autorità civili e religiose tra cui una delegazione Nazionale del Touring Club Italiano che per la giornata di domenica 19 farà diventare San Leo, la "Penisola del Tesoro". Al termine della giornata la Fortezza rivolgerà ancora le sue bellezze al vasto pubblico aderendo all'iniziativa "La Notte dei Musei 2019" e per la quale vedrà applicato, in via eccezionale, il biglietto simbolico di ingresso, in vigore dalle ore 17 alle ore 20, di  1 euro.
Per  informazioni e prenotazioni, contattare l'Ufficio Turistico IAT al numero 0541-926967.

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