San Patrignano lancia l'allarme: "Sempre più giovanissimi nel vortice della droga"
Nuova campagna di raccolta fondi della comunità per aiutare i genitori che si trovano alle prese con un figlio tossicodipendente
Lo studio transnazionale ESPAD (European School Survey Project on Alchohol and Other Drugs) è condotto annualmente in Italia dall’Istituto di Fisiologia clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IFC-CNR) per raccogliere informazioni sulla prevalenza dei consumi di sostanze illegali fra gli studenti di 15-19 anni. Dallo studio del 2015 emerge che il 34% degli studenti ha utilizzato almeno una sostanza psicoattiva illegale nel corso della propria vita e circa il 27% nel corso dell’ultimo anno. Sono circa 650mila quelli che hanno fatto uso di una sostanza. Per il 15% degli studenti si tratta di “policonsumo” e la sostanza maggiormente utilizzata è la cannabis, seguita da cocaina, stimolanti e allucinogeni, mentre l’eroina è quella meno diffusa. Circa 1/3 degli studenti italiani di 15-19 anni ha provato cannabis almeno una volta nella vita mentre quasi il 27% l’ha utilizzata di recente. Circa il 4% degli studenti italiani ha provato cocaina almeno una volta nella vita e quasi il 3% lo ha fatto nell’anno di rilevazione. Il 18% degli studenti ha dichiarato di aver utilizzato psicofarmaci non prescritti dal medico almeno una volta nella vita e il 10% di averli assunti durante l’anno. Sono 5.000 i quindicenni maschi (circa il 2%) che hanno fatto uso di eroina; fra loro la droga più popolare dopo la cannabis.
Se è vero che l’assunzione per via inalatoria ha favorito il primo approccio con questa droga, è altrettanto vero che ben 3.000 di questi giovanissimi sono arrivati a farne uso per via iniettiva, a sottolineare quanto sia diminuita negli anni la percezione del rischio rispetto questa sostanza e l’Aids. I minorenni presi in carico dai Servizi Sociali della Giustizia Minorile per la prima volta nel corso del 2015 sono stati 7.752 e a questi sono stati 5.131 i reati ascritti per violazioni di cui all’art.73. I minori e i giovani adulti presi in carico dai Servizi Minorili per uso/abuso di sostanze stupefacenti sono stati 3.647, si tratta soprattutto di maschi 94% e di soggetti di nazionalità italiana 85%. Il consumo delle sostanze stupefacenti risulta generalmente associato a quello dell’alcool.
Nel 2015 sono stati 1.688 i minori inviati in Comunità terapeutiche dei quali 280 per consumo di sostanze psicoattive. I minori segnali all’Autorità Giudiziaria nel 2015 sono stati 1.125 (432 dei quali in stato di arresto) pari al 4,06% del totale delle persone segnalate a livello nazionale, con un incremento del 6,33% rispetto all’anno precedente. Sanzioni amministrative ai sensi dell’art.75 del DPR 309/90 Anche per le fasce più giovani (fino ai 14 anni e 15/17 anni) si evidenzia un sensibile aumento che conferma quanto acquisito sulla base delle informazioni apprese durante i colloqui presso le prefetture-UTG. Gli operatori dei NOT, Nuclei operativi per le tossicodipendenze, confermano infatti che si è abbassata l’età del primo consumo di sostanze stupefacenti e/o psicotrope e, inoltre, che anche tra le persone segnalate si registra, negli ultimi anni, un maggior numero di “poliassuntori”, soggetti, cioè, che assumono stupefacenti in associazione con alcolici.