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Cronaca

Sanità, l'accordo fra sindacato e Ausl: "Incentivi economici e professionali importanti"

Il sindacato Annao soddisfatto per il patto siglato con Ausl Romagna: "Una risposta concreta di incentivazione, sia economica che di carriera"

Il sindacato dei medici e dirigenti sanitari dipendenti Anaao esprime apprezzamento per l’accordo siglato venerd con la Direzione dell’Ausl Romagna. "L’accordo investe sui progetti di flessibilità organizzativa sempre più richiesti dall’Azienda per cercare di far fronte alle crescenti carenze organiche - spiega il sindacato -L’Ausl ha accolto le nostre proposte di netta semplificazione nell’accesso a tali progetti. Determinante è inoltre il raddoppio del riconoscimento economico, che passa da 40 a 80 euro lordi, per ogni ora svolta oltre l’attività istituzionale nell’ambito di questi progetti. Si tratta di un aspetto fondamentale perché le retribuzioni dei medici italiani sono al terzultimo posto in Europa e i medici italiani accumulano 10 milioni di ore di straordinario all’anno non pagato ogni anno. Una situazione che alimenta la fuga dei medici verso il privato (al ritmo di 3,000/anno in tutta Italia)".

"La filosofia di questo accordo - prosegue Francesco Feletti, segretario Annao Ausl Romagna - è in sintonia con la linea già tenuta da Anaao negli accordi aziendali di giugno e ottobre, che valorizza i medici e professionisti sanitari della nostra Azienda: un capitale umano e professionale che riceve continui apprezzamenti e riconoscimenti in ambito nazionale e internazionale. Ancora, l’accordo di venerdì prevede di raddoppiare il numero di incarichi nell’area dell’Emergenza Urgenza e istituisce progetti di valorizzazione economica per la riduzione dei tempi d’attesa in Pronto Soccorso. E’ questa una risposta concreta di incentivazione, sia economica che di carriera, per chi decide di rimanere, o di venire a lavorare, nei Pronto Soccorso della Romagna".

"Senza dubbio vi è, attualmente, una particolare attenzione ai professionisti dell’Emergenza Urgenza ma le ricadute sono a vantaggio di tutto il sistema ospedaliero. Vi sono specialisti di discipline del tutto diverse costretti a lavorare in Pronto Soccorso per far fronte alle carenze organiche con loro grave disagio e danno professionale. Per di più - aggiunge il segretario del sindacato - questa è una situazione che deve essere quanto prima superata perché riduce i servizi per il cittadino, allorquando gli specialisti lavorano in Pronto Soccorso invece che dedicarsi ai loro compiti istituzionali. La contrattazione decentrata può sì operare dei correttivi sulla retribuzione di posizione e di risultato ma non è sufficiente. E’ urgente un deciso investimento sui medici e professionisti sanitari nel Contratto Nazionale. Il 15 dicembre una delegazione di medici e dirigenti sanitari della Romagna sarà a Roma ad una manifestazione indetta dal nostro sindacato. L’intento è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alla grave crisi che sta attraversando il Servizio Sanitario Nazionale e le inevitabili ricadute sulla salute di tutti i cittadini".

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