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Cronaca Novafeltria

Sanità, Piva: “Sul ticket è necessario riconoscere fragilità famiglie"

Il sistema sanitario regionale come patrimonio collettivo da tutelare e difendere. E’ il leit motiv di un incontro che si è tenuto mercoledì in Valmarecchia

Il sistema sanitario regionale come patrimonio collettivo da tutelare e difendere. E’ il leit motiv degli incontri che l’assessore regionale alla sanità, Carlo Lusenti, ed il consigliere regionale Roberto Piva, vice-presidente della Commissione Sanità, hanno tenuto mercoledì pomeriggio in Valmarecchia. Prima una visita all’ospedale di Novafeltria , poi l’incontro al teatro sociale di Novafeltria sul tema “Ospedale e servizi sanitari in Alta Valmarecchia”.

Presente l’intervento anche del sindaco di Novafeltria, Lorenzo Marani, il direttore generale dell’Usl, Marcello Tonini. Piva ha rimarcato “il ruolo insostituibile del nosocomio locale in particolare per il pronto intervento,il 118, i servizi specialistici ,l’assistenza completa alla popolazione femminile dalla gravidanza alla prevenzione”. Successivamente a Villa Verucchio al ristorante “Casa Zanni”, alla presenza di decine di operatori del settore sanitario e del segretario provinciale del Pd, Emma Petitti.

In questa occasione l’assessore Lusenti ha affrontato tematiche molto attuali, a cominciare dai tagli al sistema sanitario nazionale che minacciano di condizionare anche il sistema regionale: “I problemi che dovremo affrontare – ha detto Lusenti – sarebbero evitabili, non ci sono tagli obbligatori da fare su servizio sanitario , con un altro governo ci sarebbero anche altre scelte. Così si rischia di far pagare un prezzo irragionevole ad uno dei servizi sanitari meno cari dell’area Ocse”.

Lusenti ha sottolineato come, a fronte dei tagli imposti in estate dal governo, la Regione aveva fatto proposte alternative: “Si tratta di scelte politiche. Al posto del taglio di 884 milioni di euro in questo settore, oltre al pagamento del ticket, avevamo proposto un’addizionale di 50 centesimi sui tabacchi, che avrebbe garantito un gettito di un miliardo e mezzo di euro. Ci è stato risposto che non si poteva fare. Secondo esempio: a fronte del taglio di un miliardo di euro per l’edilizia sanitaria, dei quali 211 milioni dovevano andare all’Emilia Romagna, la nostra controproposta era quella di cambiare destinazione ai fondi Fas. In realtà – ha continuato Lusenti – è stata usata la crisi per realizzare politiche regressive ed affossare in particolare le politiche sanitarie. Il disegno è chiaro, realizzare un servizio pubblico a livello caritatevole, ed impostare il resto a livello privato, sulle assicurazioni”.

Il futuro si annuncia ancora più nero: “Queste scelte ci piombano addosso. Negli ultimi 10 anni abbiamo fatto fatica a reggere la situazione con il Fondo Sanitario nazionale che registrava un aumento ogni anno del 4%. Bastava a malapena. Nel 2011 si è registrata una crescita zero, nei prossimi tre anni calerà di 17 miliardi . A questo punto dobbiamo trovare soluzioni diverse, più innovative e radicali, per salvaguardare il sistema. Il problema è la tenuta complessiva. Il servizio sanitario deve essere visto come motore di sviluppo e innovazione, ma è fatica nuotare controcorrente. Ormai l’idea dominante è che ciò che è statale e pubblico non rende. Nel futuro dovremo fare ancora meglio, ridurre i doppioni, ridurre tutto ciò che non è assistenza ai malati”. Poi i complimenti per l’integrazione della Valmarecchia: “Mai visto in Italia spostare 18.000 pazienti da una Regione all’altra in modo così efficiente”.

Il consigliere regionale Roberto Piva ha fatto gli onori di casa, soffermandosi su alcuni punti, dai recenti ticket sanitari alla partecipazione di tanti medici e operatori sanitari all’efficienza del settore: “Così com’è il pagamento dei ticket in base al reddito, pur necessario, non ci lascia completamente soddisfatti. Ma va detto che il reddito era l’unico elemento disponibile per fare un po’ di equità sociale. Ora però dobbiamo riconoscere le vere fragilità delle famiglie, che ci sono e di cui siamo consapevoli. La nostra Usl è in grande espansione, negli ultimi 10 anni si è registrata una crescita continua, grazie al lavoro dei professionisti, medici ed operatori sanitari, e grazie anche al supporto della Regione. Nonostante i problemi di bilancio – ha continuato Piva – la nostra azienda non ha mai avuto problemi ed anche in sede di Commissione non è stato fatto alcun rilievo sui conti e sull’operato. Penso che sia un motivo di soddisfazione per tutti coloro che ci lavorano”.

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