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Cronaca Santarcangelo di Romagna

Crisi dei negozi, Confcommercio: "No agli incentivi fiscali solo per chi aderisce a un'associazione"

"Siamo contro la proposta dell'amministrazione, non vanno fatte distinzioni. E' invece un passo avanti l'abbattimento dell'Imu per chi abbassa i canoni di affitto"

Giovanna Giusto, referente delegazione Confcommercio Santarcangelo, interviene sulle ultime dichiarazioni del Sindaco Parma in merito alle misure di sostegno per il commercio.
“Apprezziamo gli sforzi che finalmente l’amministrazione clementina si è decisa a mettere in campo per sostenere il commercio che, anche a Santarcangelo, sta vivendo un momento di grave difficoltà. Occorreva pensarci prima, certo, senza il bisogno di attendere una tornata elettorale per affrontare questioni centrali per la salvaguardia dell’identità e dell’attrattività del nostro centro commerciale naturale, senza bisogno quindi di rincorrere, come facciamo oggi, quando si poteva anticipare. 
Entrando nel merito, ci rende orgogliosi che anche Santarcangelo abbia raccolto le nostre sollecitazioni, come già sta avvenendo a Rimini, rispetto a misure di abbattimento dell’Imu ai proprietari immobiliari che riducono i canoni di affitto dei negozi. Il progetto poteva essere più coraggioso e ampio, come da noi proposto su altri territori. Tuttavia, anche se parziale, riteniamo la misura comunque un passo avanti. 
Forte e decisa la contrarietà, invece, rispetto alla proposta dell’amministrazione di veicolare agevolazioni fiscali attraverso l’adesione ad un’associazione, qualunque essa sia, o ad una sua iniziativa. Noi non ci stiamo, non ci stiamo a che vangano fatti figli e figliastri: le agevolazioni devono essere riconosciute a tutte le aziende che rispettano i parametri che l’amministrazione intende fissare – auspichiamo condividendoli con le associazioni di categoria, come già avviene nel resto della provincia ai tavoli cui partecipiamo –; parametri oggettivi, misurabili.
Come già ho avuto modo di affermare in un incontro pubblico alla presenza dell’assessore Donini, noi contrasteremo un modello come quello proposto, ricorrendo in tutte le sedi competenti, perché Santarcangelo per salvaguardare e promuovere la sua vivacità commerciale non ha bisogno di un “pacchetto Cittàviva” ma di un “pacchetto impresa”, attraverso il quale favorire lo sviluppo delle imprese, di tutte le imprese, soprattutto quelle piccole e micro, sempre più alla mercé dei colossi commerciali che troppo spesso scelte miopi delle amministrazioni, anche recentemente, ne hanno favorito l’insediamento e lo sviluppo, senza tenere in debita considerazione il depauperamento che ne consegue per l’intero territorio. 
Il problema, si badi bene, non è Città Viva, un’associazione cittadina di promozione e animazione che non hai mai nascosto finalità e orientamenti, ma è la scelta dell’amministrazione di riconoscere ad un soggetto un rilievo che non ha e non può avere”.

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