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Cronaca Santarcangelo di Romagna

In casa un arsenale per la caccia di frodo: santarcangiolese finisce nei guai

Dedicava le sue giornate alla cattura di frodo di fauna selvatica, installando nel giardino della propria abitazione e nei campi di sua proprietà reti e trappole per uccelli. L'illecita attività non è sfuggita agli uomini della Polizia Provinciale di Rimini

Dedicava le sue giornate alla cattura di frodo di fauna selvatica, installando nel giardino della propria abitazione e nei campi di sua proprietà reti e trappole per uccelli. L'illecita attività non è sfuggita agli uomini della Polizia Provinciale di Rimini, impegnati in uno dei numerosi controlli antibracconaggio effettuati sul territorio, che hanno denunciato l'uomo, un cacciatore di Santarcangelo di Romagna. Nelle serre e all’interno di un capanno agricolo, gli agenti, hanno trovato un vero e proprio arsenale per la caccia di frodo.

Sono state sequestrate numerose reti da uccellagione e gabbie-trappola utilizzate dal bracconiere per catturare illegalmente gli uccelli. Durante la perquisizione è stato anche sequestrato un fucile di piccolo calibro e numerose cartucce, nascosti all’interno di un capanno che veniva utilizzato per abbattere illegalmente fauna selvatica.

Sono stati sequestrati circa cinquanta esemplari di fauna selvatica illegalmente catturata e detenuta,  tra cui diverse specie protette dalla convenzione di Berna perché a rischio di estinzione. Tra le specie catturate dal bracconiere sono stati rinvenuti esemplari di cardellino, lucherino, verdone, fringuello, peppola, passero domestico, storno, gazze, ghiandaie, tortore, quaglie, pernici rosse, merli, tordi bottaccio, pavoncella.

Tutti gli animali sono stati sequestrati e affidati al locale Cras (Centro Recupero Animali Selvatici) per la riabilitazione al volo. L'uomo è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Rimini.

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