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Cronaca Riccione

Scatta la guerra alla zanzara tigre, a Riccione bonificate 15mila caditoie

Lunedì 4 giugno partirà il secondo giro per immettere nuovamente i prodotti larvicidi nelle fognature

Dai primi di maggio è partito il piano di contrasto alla zanzara tigre, attivato dal Comune di Riccione e da Geat. Con l’intervento odierno nella zona artigianale si conclude il primo giro suddiviso in tutta la città. Questo primo turno di interventi, consistito nella immissione di larvicidi nei tombini, sarà seguito da altri quattro cicli in modo da assicurare la massima copertura possibile. I passaggi avverranno con cadenze preordinate. Lunedì 4 giugno partirà il secondo giro, come da cronoprogramma.  Mentre è in corso nei fossi il primo giro di interventi contro la zanzara comune. Ne seguiranno altri cinque. Un’operazione necessaria e programmata in modo che vengano disinfestati i fossi in prossimità dei fiumi e nei punti in cui si formano ristagni d’acqua. Con l’intera operazione di disinfestazione verranno coperte tutte le 15.000 caditoie presenti sul territorio comunale.  Si tratta di interventi confermati rispetto al precedente anno e che, a seconda delle esigenze , verranno considerati al fine di rispondere in maniera esaustiva ai bisogni della città.


L’amministrazione comunale chiede la collaborazione dei cittadini attraverso una serie di comportamenti che ostacolano la diffusione della zanzara tigre: eliminare le raccolte o i ristagni d’acqua, controllare le grondaie affinché sia pulite e non ostruite, svuotare i sottovasi, non innaffiare durante le ore serali ma nel primo mattino e usare regolarmente i prodotti antilarvali nei tombini e lungo le zone di scolo o ristagno dell’acqua; coprire le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere ben tese; tenere pulite fontane e vasche ornamentali, eventualmente introducendo pesci rossi che sono predatori delle larve di zanzara tigre. Si raccomanda, tra le altre cose, di non raccogliere acqua nei sottovasi dei fiori ma eventualmente di mettere della sabbia, così come nei vasi dei fiori secchi che abbisognino di un minimo d'umidità per conservarsi. Una regola che andrebbe rispettata soprattutto nei cimiteri.

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