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Cronaca

Uniti in sciopero dopo la tragedia sul lavoro, operai e sindacati manifestano per Massamba

Il fratello della vittima: "Cercava di mandare avanti la sua famiglia con quello che guadagnava". L'intenzione della famiglia è quella di riportare la salma in Senegal

Dopo la tragedia di sabato notte in cui ha perso la vita l'operaio 44enne Massamba Ndiaye, originario del Senegal e residente a Rimini, una cinquantina di lavoratori hanno partecipato nella giornata di lunedì (12 dicembre) al presidio indetto da Si Cobas di fronte all'azienda di imballaggi industriali Orlandi, a Gatteo (Forlì-Cesena),

Presenti insieme a Si Cobas anche i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. E anche il fratello della vittima, Mbaye. "Eravamo insieme qui in Italia – racconta all’Ansa il fratello della vittima -, è venuto qui come noi, cercava di mandare avanti la sua famiglia con quello che guadagnava". Ndiaye era arrivato in Italia 15 anni fa. Ha lasciato una moglie e due figli. L'intenzione della famiglia è quella di riportare la salma in Senegal.

"Abbiamo chiesto un incontro all'azienda Orlandi, unitamente all'azienda in appalto Dr, per richiedere una valutazione sulle condizioni di sicurezza all'interno del magazzino - ha spiegato il coordinatore di Cesena di Si Cobas, Pietro De Marco, a margine del presidio all’Ansa. "Per quel che risulta a noi, era un lavoratore che veniva da un turno lavorativo di 12 ore continuative" e "i turni di lavoro erano 6-14 e 14-22. Quindi - aggiunge il sindacalista non ci doveva essere nessun turno notturno".

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