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Cronaca

Scomparso dopo una lunga malattia Gilberto Vittori

Fu tra i fondatori del Consorzio Sociale Romagnolo e in precedenza, come presidente della cooperativa “Ecoservizi L’Olmo” di Rimini fu fra i protagonisti della fusione con la cooperativa Nel Blu di Cattolica che nel dicembre 2015 portò alla nascita di Coop134

Il mondo delle cooperative in lutto per la scomparsa di Gilberto Vittori venuto a mancare dopo una lunga malattia. Nato a Ravenna il 4 febbraio del 1959, ma da sempre residente a Santarcangelo di Romagna, Vittori fu tra i fondatori del Consorzio Sociale Romagnolo nel 1996. Ricoprì il ruolo di consigliere di amministrazione fino al 2014, quando fu eletto presidente. Nel luglio del 2020 aveva passato il testimone di fronte alla battaglia più difficile.  Gli anni della sua presidenza furono densi di avvenimenti e trasformazioni importanti, attraverso le quali Vittori ha accompagnato il Consorzio a diventare una macchina rodata in grado di occuparsi di molteplici servizi, con uno sguardo di area vasta e oltre cinquanta cooperative associate.

In precedenza, come presidente della cooperativa “Ecoservizi L’Olmo” di Rimini, Vittori fu fra i protagonisti della fusione con la cooperativa Nel Blu di Cattolica che nel dicembre 2015 portò alla nascita di Coop134, realtà che oggi dà lavoro a oltre 450 persone, di cui il 40% svantaggiate.  Sin dalla fondazione faceva parte degli organismi dirigenti di Legacoop Romagna, in cui si era distinto per competenza e capacità di fare squadra. Tra i tantissimi progetti seguiti, Gilberto era stato uno degli uomini chiave del processo di fusione fra le società di servizi di Legacoop Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena che nel 2018 ha condotto alla nascita di Federcoop Romagna, della quale era consigliere di amministrazione fin dal principio. 

"È una perdita pesantissima - lo ricordano I cooperatori di Legacoop Romagna - non solo per il territorio riminese e romagnolo, dove aveva sempre operato come instancabile animatore di iniziative rivolte ai più fragili, ma per tutto il movimento cooperativo nazionale, in cui Vittori ricopriva responsabilità significative a tutti i livelli. Ma Gilberto era anche molto di più: per tutti noi era “Gibo”. Un uomo di valore e un amico a cui rivolgersi quando c’era necessità di avere uno sguardo intelligente sul mondo, un’intuizione su un problema da risolvere, la freschezza di un’opinione mai scontata. Ci uniamo al cordoglio della famiglia e dei tantissimi che lo conoscevano e stimavano".  

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