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Cronaca

Scontrini, caporalato, lavoro nero e tabacchi di contrabbando, estate di lavoro per la Finanza

I dati delle Fiamme Gialle della provincia di Rimini tornati a livelli pre-covid, nel mirino anche la mancata accettazione di pagamenti elettronici

Con la fine della stagione estiva la Guardia di Finanza della provincia di Rimini traccia un bilancio operativo delle attività svolte coi numeri che sono tornati ad essere quelli pre-Covid. Tra i settori operativi “rafforzati, la lotta all’abusivismo commerciale, alle truffe del carburante, alla contraffazione, al “caporalato”, ai prodotti non sicuri e ai traffici di droga, in parte destinata a rifornire le località di villeggiatura grazie anche al rafforzamento di ulteriori 80 militari da altri Reparti per un dispositivo complessivo di circa 200 militari che si sono diuturnamente alternati nei servizi. Circa 600 gli interventi in materia di scontrini e ricevute fiscali, scaturiti anche da segnalazioni pervenute al numero d “117”, nel corso dei quali sono stati verbalizzati oltre 100 operatori economici per l’omessa registrazione di corrispettivi o la mancata comunicazione degli incassi giornalieri anche se regolarmente annotati nel misuratore fiscale. Inoltre dal mese di luglio, a seguito dell’entrata in vigore della sanzione per la mancata accettazione di pagamenti elettronici, le Fiamme Gialle riminesi hanno rilevato 30 segnalazioni con il riscontro di 15 violazioni.

Gli oltre 200 posti di controllo in materia di trasporto delle merci e di prodotti sottoposti ad accise, pianificati privilegiando i principali snodi stradali, hanno interessato circa 2 mila persone e 1.000 autovetture, a seguito dei quali sono state rilevate oltre 50 violazioni stradali, in alcuni casi anche con il ritiro della patente di guida. Il fiuto dei cani antidroga ha portato alla verbalizzazione di 21 persone per detenzione illegale di circa un centinaio di dosi di hashish e marijuana. Nel settore della lotta alla contraffazione a tutela della sicurezza prodotti e contrasto all’abusivismo commerciale, una decina di interventi hanno portato al sequestro di quasi 30 mila prodotti contraffatti o carenti degli standard di sicurezza europei: 2 persone denunciate e 5 verbalizzate in via amministrativa.

Lotta al “caporalato”: 40 lavoratori in “nero” o “irregolari” scoperti a seguito di controlli nei confronti di imprese operanti anche nel settore della ristorazione e ricettivo con complessive sanzioni a 20 datori di lavoro fino ad un massimo di 140 mila euro e segnalazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro per la sospensione. Sequestrati, infine, oltre 20 mila grammi convenzionali di liquidi contenenti nicotina e privi dei contrassegni di Stato presso 4 esercizi commerciali con la segnalazione di una persona all’Autorità Giudiziaria e 2 all’Agenzia delle Dogane e Monopoli: sanzioni amministrative complessive per circa 10 mila euro.

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