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Cronaca

Scuola, continua l'attività in classe per 108 alunni disabili delle superiori: confermati gli educatori

L'assessore Morolli: "Un risultato importante con cui confermiamo un monte ore tra i più alti in Italia, con circa 200mila ore di assistenza da zero fino a 18 anni"

Potranno continuare a studiare in classe, con l’aiuto del loro educatore, i 108 alunni con disabilità iscritti alle scuole secondarie superiori di Rimini. Questo il frutto dell’incontro a cui giovedì hanno partecipato l’assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini, Mattia Morolli, i presidi e i rappresentanti della cooperativa Ancora (che gestisce il servizio per il Comune), per fare il punto sulle novità conseguenti l’entrata in vigore del dpcm sull’emergenza sanitaria.
Il tentativo, riuscito, era quello di verificare la possibilità, almeno per i ragazzi con disabilità certificata seguiti da un educatore professionale del Comune di Rimini, di poter continuare in parte o totalmente a frequentare la scuola, nonostante la chiusura delle lezioni frontali e la didattica a distanza già attivata. Questo per garantire non solo una continuità didattica (comunque fruibile a distanza, come per i compagni) ma anche educativa, personale e relazionale, così importante per questi studenti.

“Una novità importante – spiega l’assessore Morolli – e molto attesa dalle famiglie, con le quali sono continuamente in contatto, e che abbiamo subito provveduto ad informare. 78 di queste hanno scelto così di proseguire con le lezioni in classe insieme ai propri educatori, 14 lo faranno in modalità mista – sia a distanza che in presenza -, il rimanente solo da casa. Una scelta condivisa con le scuole e le famiglie, che ci permette  di non tagliare nemmeno un’ora dedicata a questo servizio, modulandolo sulle caratteristiche personali di ogni singolo caso. Un risultato importante con cui confermiamo un monte ore tra i più alti in Italia - e secondo solo a Bologna in regione, con circa 200 mila ore di assistenza nella fascia 0-18 anni – che si inserisce a pieno titolo in un ambizioso programma di diritto allo studio per cui vengono stanziati, complessivamente, 5 milioni di euro. Un impegno possibile grazie anche al coinvolgimento, partecipazione e disponibilità di presidi, genitori e Ancora servizi, a cui va il mio ringraziamento”.

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