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Cronaca

Scuole per l'infanzia e nidi "cardioprotetti", un progetto per nuovi defibrillatori e formazione

La diffusione dei defibrillatori nei luoghi pubblici, a partire dalle scuole, è un obiettivo che prevede il coordinamento di diverse attività

Le scuole per l’infanzia e i nidi del Comune di Rimini diventeranno “cardioprotette”, grazie all’investimento che l’amministrazione comunale ha messo in campo per dotare, progressivamente, le scuole a titolarità comunale con defibrillatori, e per formare il personale. Risorse che l’amministrazione ha deciso di investire direttamente dal suo bilancio, anticipando i finanziamenti statali (attraverso un programma pluriennale) previsti, ma su cui però ancora non si sono ricevute informazioni riguardo le effettive tempistiche. Da qui la decisione di non aspettare ulteriormente e di finanziare autonomamente l’operazione per garantire la massima sicurezza per i bimbi e le bimbe, le famiglie e il personale delle strutture educative comunali.

La diffusione dei defibrillatori nei luoghi pubblici, a partire dalle scuole, è un obiettivo che prevede il coordinamento di diverse attività, tra cui: acquistare i dispositivi; installare i dispositivi e garantirne la costante verifica di funzionalità e manutenzione, affinché in caso di necessità sia garantita l’efficienza di impiego; formare il personale delle scuole (che, per le scuole comunali, ha già seguito percorsi di abilitazione per il primo soccorso), alle tecniche di rianimazione cardiopolmonare di base e all'uso del defibrillatore semiautomatico e automatico.

Il Comune di Rimini ha già attivato una prima iniziativa di formazione del personale comunale e nel 2023 si proseguirà con la progressiva formazione del personale addetto alle scuole.

“Prima di tutto viene la tutela della salute – spiega Chiara Bellini, vicesindaca con delega alle politiche educative del Comune di Rimini – e la sicurezza delle nostre cittadine e cittadini, a partire da quelli più piccoli. Con questo obbiettivo Rimini ha scelto di anticipare lo Stato,  investendo risorse direttamente dal proprio bilancio, senza attendere l’arrivo di risorse statali, previste ma non ancora pervenute. Non si tratta solo di potenziare gli strumenti di sicurezza, come i defibrillatori, ma di ampliare e potenziare la formazione di pronto soccorso al personale scolastico. Un’operazione di sistema che permetterà di elevare le competenze professionali di soccorso e rendere, grazie agli strumenti di cui gradualmente le doteremo, le nostre scuole dell’infanzia un luogo ancora più sicuro e accogliente”.

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