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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Morciano di Romagna / Largo Centro Studi

"Le scuole di Morciano come il Bronx", denunciati gravi atti di bullismo

Lotta Studentesca denuncia continue richieste di denaro, sigarette, cellulari e qualsiasi altro oggetto di valore richiesti da parte di vari gruppi di studenti come "pizzo" per evitare il linciaggio da parte del branco nel totale silenzio dell'amministrazione scolastica. La preside rifiuta di rilasciare commenti

Tira aria pesante nelle scuole superiori di Morciano a causa di un gruppo di bulli che, stando alle segnalazioni di diversi genitori, non passerebbe giorno in cui gli alunni sono taglieggiati dai loro compagni. A denunciare il clima di terrore in cui versano gli studenti sono il movimento politico Forza Nuova ed il movimento giovanile Lotta Studentesca che descrivono la situazione che si respira nel centro studi come un "vero e proprio bronx in cui regnano incontrastate bande di giovani stranieri, principalmente provenienti dai Balcani, in un pesante clima di terrore fatto di furti, estorsioni e botte da orbi. Sono proprio questi infatti i principali fatti riportati da genitori stanchi delle vessazioni sui propri figli e che troppo spesso si avvicinano al pensiero di farsi giustizia da soli. Padri e madri che raccontano disperati di come i figli siano stati inseguiti davanti a scuola nel tentativo di sottrarre loro il telefonino o, nei peggiori dei casi, descrivono in lacrime l'ultimo violento pestaggio subito dai giovani studenti per aver incrociato lo sguardo sbagliato nel momento sbagliato".​ A tutto questo, come scrive Lotta Studentesca, si devono aggiungere "richieste di denaro, sigarette, cellulari e qualsiasi altro oggetto di valore richiesti come “pizzo” per evitare il linciaggio da parte del branco nel totale silenzio dell'amministrazione scolastica e delle istituzioni che più volte hanno ricevuto segnalazioni da parte delle famiglie. Tanto è vero che diversi genitori sono stati costretti a ritirare i propri figli dall'istituto per donare loro un po' di pace e rivedere il sorriso sui loro volti". Chiamata per un commento sulla situazione, la preside dell'Isiss "Gobetti - De Gasperi" di Morciano non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito preferendo chiudere il telefono in faccia ai giornalisti.

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