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Cronaca

Semina il caos in Questura e aggredisce un agente della polizia di Stato

Sono stati necessari 6 agenti per bloccare l'esagitato che ha dato in escandescenza anche una volta ammanettato e portato negli uffici di piazzale Bornaccini

Una vera e propria furia scatenate il nordafricano che, all'alba di mercoledì, ha dato non poco filo da torcere agli agenti della Questura di Rimini con bilancio che si è concluso con un ferito tra le file della Polizia di Stato e un locale di piazzale Bornaccini devastato oltre a una vetrata rotta in un hotel. Lo straniero, risultato essere arrivato in Italia con un barcone nell'ottobre del 2022 e con alle spalle una lunga carriera criminale, aveva spaccato la vetrata dell'hotel Moderno nella zona della stazione ferroviaria riminese e dalla struttura ricettiva è scattato l'allarme che ha fatto intervenire una pattuglia delle Volanti. Gli agenti, non senza fatica, sono riusciti a caricare il malvivente sull'auto di servizio per portarlo in Questura ma è stato durante le pratiche per l'identificazione che è scoppiato il caos. L'uomo, infatti, mentre veniva fotosegnalato ha risposto a una telefonata arrivata sul proprio cellulare iniziando un'animata discussione con chi si trovava dall'altro capo dello smartphone.

Quando gli agenti gli hanno chiesto di interrompere la conversazione lo straniero ha iniziato ad inveire contro di loro per poi iniziare ad aggredirli. Sono arrivati i rinforzi e, alla fine, sono stati necessari 6 agenti per bloccarlo e riportalo alla calma mentre sferrava calci e pugni. Nel parapiglia una delle divise è stata colpita alla testa ed è stata costretta a ricorrere alla cure del pronto soccorso da dove è stata poi dimessa con una prognosi di 7 giorni. Alla fine il personale della polizia di Stato è riuscito a placare l'uomo e a chiuderlo nella camera di sicurezza per poi denunciarlo per il danneggiamento dell'hotel e arrestarlo per la resistenza.

Processato per direttissima  mercoledì mattina, difeso dall'avvocato Torquato Tristani, il nordafricano è stato assolto dal giudice in quanto il legale ha dimostrato come non si sia trattato di un caso di resistenza in quanto le pratiche per la fotosegnalazione erano già terminate. Il giudice ha quindi accolto la tesi difensiva dichiarando che il fatto non costituisce reato mentre, per le lesioni, ha ritenuto l'imputato innocente in quanto per effetto della nuova legge Cartabia non vi era la querela della persona offesa.

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