rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Senzatetto morto assiderato. "Il sistema è all'avanguardia, ma in questo caso era sconosciuto dalla rete"

L'assessore Gianfreda in contatto con il Vescovo: "Stiamo facendo tutto quanto necessario per una degna sepoltura". E sull'emergenza freddo: "I posti pronti ci sono, 20 disponibili a San Salvatore"

Morire assiderati a pochi giorni dal Natale. In un capanno di fortuna, a pochi metri di distanza da un centro commerciale frequentato da migliaia di persone. La storia del senzatetto, di origine romena, ha lasciato nello sconforto e aperto numerosi interrogativi nella comunità. “Mi sono confrontato con tutte le associazioni, con l’Unità di strada che ogni settimana monitora il territorio – racconta l’assessore alla Protezione sociale Kristian Gianfreda -, ma questa persona non aveva mai chiesto aiuto prima, non si era rivolta a nessuno, era escluso perciò dal sistema di quella rete che fornisce sostegno a chi è in difficoltà”. Nelle ultime ore il Comune si è attivato in stretta collaborazione con la Diocesi per garantire all’uomo una degna sepoltura: “Siamo in stretto contatto con il Vescovo – spiega Gianfreda -, e assieme penseremo a tutto. In coordinamento con il Vescovo si farà tutto quanto c’è bisogno”.

I numeri sul territorio

Secondo i dati in possesso dell’assessorato le persone senza fissa dimora sul territorio comunale sono poco meno di 200. Gianfreda conosce bene la tematica, per 20 anni è stato responsabile della casa di accoglienza della Capanna di Betlemme. “Chi vive in strada si trova una situazione personale delicata, spesso ci sono problematiche di natura psichiatrica, non sempre è automatico un reinserimento nella società nonostante il sostegno della rete. Dal 1996, da quando mi sono avvicinato alla Capanna di Betlemme, purtroppo le persone ancora vive si contano sulle dita di una mano. In strada c’è una vita estrema, ciò non toglie che la rete deve fare tutto il possibile per stare vicina a queste persone”.

I posti aggiuntivi per l’accoglienza

L’assessore Gianfreda spiega come con i vari progetti legati alle associazioni sono attivi 105 posti per l’accoglienza: “Nel momento in cui il clima cambia radicalmente abbiamo attivi i progetti con le varie associazioni”. Ma ci sono pronte altre soluzioni a seconda della necessità: “L’emergenza freddo prosegue in linea con gli anni passati, in caso di necessità abbiamo messo a disposizione una struttura dedicata pronta all’uso, si tratta di 20 posti letto disponibili a San Salvatore, in una struttura messa a disposizione dal Comune. Il tutto in stretta sinergia con l’Unità di strada che ogni settimana monitora la situazione”. Il progetto che ha regalato maggiori soddisfazioni resta housing first: “Si è riusciti a levare dalla strada persone che non ci si aspettava – spiega Gianfreda -, che stanno procedendo per un reinserimento nella società. In quel caso vengono date alle persone direttamente le chiavi, con la libertà di scelta”.

“Evitare polemiche sterili”

Sul tema durante le scorse ore è intervenuta anche la consigliera, ed ex vicesindaca, Gloria Lisi. Chiede all'amministrazione di far luce sul tema dell'emergenza freddo in città. “Credo che in questo momento, con una persona che purtroppo non c’è più, si stia innescando una polemica sterile che si basa sulla mancanza di informazioni – ribatte Gianfreda -, come spiegato abbiamo posti pronti disponibili, mi riferisco ai 20 di San Salvatore. Rimini è una città che ha tantissime risorse comunitarie, cittadini, associazioni, gruppi di volontariato che possono fare qualcosa sono tanti. Purtroppo quanto accaduto non era prevedibile, ma c’è una rete a Rimini davvero invidiabile. E invito la consigliera a contattarmi per avere tutte le informazioni di quanto la città fa”.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Senzatetto morto assiderato. "Il sistema è all'avanguardia, ma in questo caso era sconosciuto dalla rete"

RiminiToday è in caricamento