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Cronaca

Sequestrato container di accessori per e-bike non a norma, pesante multa per l'importatore riminese

Le batterie e i carica batterie per le biciclette elettriche provenienti dalla Cina e sbarcati al porto di Ravenna sono risultate prive del marchio CE

Pesante multa per una ditta riminese che, dalla Cina, aveva importato in italia degli accessori per le e-bike risultati non a norma con le prescrizioni europee. Il materiale stipato in un container, 1.007 cartoni contenenti 1.850 batterie e 1.790 carica batterie per biciclette elettriche a pedalata assistita, è stato scaricato nel porto di Ravenna dove è finito nel mirino della Guardia di Finanza che in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha provveduto ad ispezionare il carico. Ad insospettire le Fiamme Gialle è stata la documentazione incompleta del container e, in particolare, la certificazione comunitaria di sicurezza dei prodotti attestata dal marchio (“CE”) e la mancanza delle istruzioni in lingua italiana come previsto dal Codice del Consumo. L'intera spedizione che sarebbe dovuta arrivare all'importatore italiano, una ditta della provincia di Rimini, è stata messa sotto sequestro amministrativo con sospensione dello svincolo doganale e, allo stesso tempo, è partita la segnalazione al M.I.S.E., quale Autorità di vigilanza sul mercato. La merce è stata quindi regolarizzata sotto vigilanza doganale e, soltanto a seguito della verifica della conformità e completezza della documentazione successivamente presentata dall’importatore, ne è stata consentita l’immissione sul mercato. Per l'azienda riminese è scattata una sanzione amministrativa in misura ridotta pari a oltre 11.000 euro, se pagata entro 60 giorni.

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