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Cronaca

Sequestrò due studenti universitari, condannato componente della banda

L'uomo, insieme ad altri due complici, costrinse i ragazzi residenti a Novafeltia a un viaggio notturno fino a Eboli

Per due 20enni, studenti universitari residenti a Novafeltria, quella notte fu un vero e proprio incubo quando, avvicinati da un losco figuro, furono costretti a imbarcarsi in un lungo viaggio che, dall'entroterra riminese, li aveva portati fino a Eboli. La vicenda risale al 30 gennaio del 2016 quando, le vittime, erano state avvicinati in un bar dai sequestratori che, dopo aver offerto loro da bere, hanno iniziato a fare delle velate minacce per poi costringerli a salrire sulla loro vettura e portare in Campania Gerardo Pesce, 42enne di Eboli ma domiciliato a Novafeltria e sottoposto al regime di sorveglianza speciale, e il 59enne foggiano Michele Furio. Arrivati a Eboli, i "rapiti" erano stati presentati ai familiari del loro "sequestratore" sempre terrorizzati dai modi di fare del 42enne e delle velate minacce che gli rivolgeva. Approfittando di un momento di distrazione del campano e del suo amico, i ragazzi erano poi riusciti ad allontanarsi e, arrivati alla loro vettura con una scusa, balzarono nell'abitacolo e per ritornare in tutta fretta in Romagna e denunciare l'accaduto ai carabinieri che, dopo una serie di indagini, idividuarono i due malviventi e la compagna del 42enne. I primi due vennero arrestati mentre, la donna, denunciata a piede libero. Nella giornata di giovedì, presso il Tribunale di Rimini, Michele Furio è stato condannato, con rito abbreviato, a 2 anni e 8 mesi mentre, la donna, è stata assolta dalle accuse. Gerardo Pesce, che aveva scelto un altro rito, era già stato condannato a 7 anni.

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