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Cronaca

Lo sfogo del presidente dei medici: "Il personale sanitario è stremato e tagliamo l'asilo. Pura follia"

Dura presa di posizione di Maurizio Grossi, a fronte del "taglio" del servizio dell'asilo aziendale: "Uno schiaffo, andiamo a togliere un benefit nel momento in cui si parla di personale sanitario sotto stress"

E’ un duro sfogo. Quello che il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri Maurizio Grossi affida a RiminiToday a seguito della notizia del “taglio” degli asili aziendali dell’Ausl Romagna “Belnido” e “La Gioia”. Il presidente dei medici ricorda che quello dell’asilo aziendale era “un vanto” e un “fiore all’occhiello” per tutto il personale e per il sistema sanitario riminese. Ma è bufera dopo la mail spedita da alcuni genitori medici e infermieri, un documento che ha raggiunto anche lo stesso Ordine dei medici. Il contenuto è ormai noto, dal 1° settembre 2023 l’asilo non sarà più come prima, con dense nubi e un futuro incerto. “Questa notizia mi ha colpito profondamente – spiega il presidente Grossi -, perché andiamo a togliere un benefit proprio nel momento in cui si continua a parlare di personale sanitario sotto stress e con numeri di organico che non tornano più”. Il personale sanitario ha chiesto all’ordine una presa di posizione: “Se siamo giunti al punto di cancellare l’asilo bisogna essere preoccupati, siamo così mal messi? E’ giunta l’ora di vendere i gioielli di famiglia? E cosa ne sarà, si andrà mica verso il fallimento dell’azienda?”, sono gli interrogativi di Grossi.

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La notizia per quanto “pesante” dello stop alle attività dell’asilo aziendale, apre a una serie di riflessioni. “Abbiamo parlato tanto di favorire il personale, dando anche dei benefit – aggiunge Grossi -. L’asilo rientrava proprio in quei servizi di sostegno alla maternità. Parliamo di un aiuto della donna che lavora, della maternità, poi poniamo degli ostacoli continui. E’ sorprendente che un’azienda sanitaria tolga l’asilo, va contro alle logiche di aiuto alle famiglie, alla genitorialità. Se tutti si comportano in questo modo sarà sempre più difficile crescere dei figli: quello di Rimini era un riferimento e un esempio su scala Nazionale, ne avevamo fatto un vanto”. E Grossi conclude: “Credo si renda necessario un intervento anche da parte del Comune, anche perché questa decisione si registra quando le iscrizioni per gli asili pubblici, in vista del prossimo anno, si sono appena chiuse. Non mi resta che associarmi al disagio di queste professioniste della sanità: continuiamo a dire che le vogliamo difendere, mentre nei fatti si aggiungono ulteriori difficoltà”.

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