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Cronaca

"Sfrattati" dalla Croce Rossa, monta la protesta dei richiedenti asilo

Alloggiati da anni presso la struttura di Riccione che ora deve chiudere: "Non vogliamo andare via e ricominciare tutto da capo"

Si sono radunati martedì mattina davanti alla sede della Croce Rossa di Rimini i richiedenti asilo della struttura di Riccione che, in fase di chiusura, dovranno essere ricollocati in altre realtà. Una trentina, per la maggior parte afghani e pakistani alcuni qui fin dal 2017, che dopo essersi integrati e iniziato a fidarsi degli operatori adesso vivono nella paura di essere divisi. "Non siamo pacchi - spiegano durante la protesta - e soprattutto non vogliamo dividerci dovendo dire addio a chi ci ha seguito per tutti questi anni". Una decisione, quella di chiudere il Cas di Riccione, arrivata come un fulmine a ciel sereno per i richiedenti asilo che adesso hanno pochi giorni per fare le valigie in attesa di sapere la loro nuova destinazione. "Qui ci siamo integrati - spiegano - ci troviamo bene e non abbiamo mai dato problemi. Perchè questa decisione di mandarci via?".

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