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Cronaca

Sfregia un ragazzo durante una festa, ultrà riminese rinviato a giudizio

Durante una serata in un casolare di Bellaria, il 25enne aveva scagliato un bottiglione di vino addosso al rivale provocandogli lesioni permanenti

Dovrà rispondere di lesioni personali aggravate l'ultrà del Rimini Calcio 25enne che, la notte del 10 ottobre del 2010, sfregiò un ragazzo durante una rissa in un casolare di Bellaria. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti della Digos, quella sera a Ca' Rossi, in via San Vito, era stata organizzata una festa tra ragazzi. Durante la baldoria, pare per motivi di tifoserie opposte, verso le 2.30 un gruppo di riminesi aveva iniziato a prendere di mira dei bellariesi supporter del Cesena Calcio. All'inizio erano partiti alcuni cori da stadio ma, poi, la situazione si era surriscaldata tanto da iniziare a trasformarsi in una vera e propria rissa tra le due fazioni. Nel parapiglia, era iniziato un fuggi fuggi generale ma, a un certo punto, il 25enne aveva afferrato un bottiglione di vino da 5 litri e l'aveva scagliato nel mucchio colpendo al volto un ragazzo e ferendolo gravemente. La vittima, infatti, fu costretta a ricorrere alla cure dei sanitari che lo dimisero con una prognosi di 30 giorni e una cicatrice permanente al volto.

Gli aggressori, tuttavia, in quell'occasione si dettero alla fuga ma le indagini dei carabinieri di Bellaria e della Digos della Questura di Rimini riuscirono ad individuare quattro persone tutte legate al mondo della tifoseria violenta del Rimini Calcio. I testimoni, sentiti dagli investigatori, riconobbero poi nel 25enne l'autore materiale del lancio. Nella giornata di venerdì 15 gennaio, i cinque indagati sono comparti davanti al gip del Tribunale di Rimini che, per tre di loro indagati per rissa, ha disposto il proscioglimento della accuse rinviando a giudizio, invece, il 25enne con l'accusa di lesioni personali aggravate.

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