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Cronaca

Sgominata la banda del bancomat, erano un gruppo di nomadi residenti a Rimini

E' di 11 persone arrestate il bilancio dell'operazione "Take Away" dei carabinieri di Modena

E' di 11 persone arrestate, 6 finite in carcere e 5 ai domiciliari, il bilancio dell'operazione "Take Away" dei carabinieri di Modena che hanno sgominato una banda di nomadi specializzata nello sradicare i bancomat. Il gruppo di malviventi risiede tra Modena, Rimini, Rovigo, Verona, Padova e Mantova, mentre i sette episodi contestati, tra giugno e luglio 2016, riguardano le province di Modena, Reggio Emilia, Ferrara e Vicenza. Le indagini sono state condotte dai militari del nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale e hanno dimostrato come la banda avesse la propria base in un campo nomadi in via Canaletto, a Modena. Secondo quanto emerso, il gruppo dei modenesi, quando decideva di mettere a segno un colpo, si avvaleva dell'aiuto dei connazionali presenti, di volta in volta, nel territorio che volevano colpire. Uno stratagemma che permetteva ai malviventi di avere una conoscenza dettagliata degli obiettivi. 

In gruppi da tre fino a otto persone, con passamontagna e guanti per non lasciare tracce, di solito si avvicinavano alla banca con il carro attrezzi e almeno due auto, tutti mezzi rubati poco prima. Il carro veniva usato come ariete per sfondare le vetrine, poi veniva sradicato lo sportello automatico per trainarlo in un posto sicuro. Le auto servivano per fuggire rapidamente, prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Con questo metodo, il 26 giugno fu colpita una filiale Bper a Formigine, nel Modenese, anche se poi nella fuga i ladri persero la cassaforte con dentro 60mila euro. Riuscì invece il furto a Masi Torello (Ferrara) il giorno dopo: sempre da un ufficio Bper fu rubato il bancomat con circa 14mila euro. Il 2 luglio toccò ad una ditta a San Cesario sul Panaro (Modena): dopo aver forzato cancello esterno e portone, rubarono un furgone e lo caricarono con attrezzi per un valore di circa 30mila euro. Il 4 luglio la tecnica del carro fu applicata ad una filiale della Banca Alto Vicentino - Bcc di Marano Vicentino, con danni per 50-60mila euro per un furto rimasto tentato, causa rottura del carrello.

L’11 luglio fu la volta di un furgone rubato a Campogalliano (Modena) mentre due giorni dopo a Bibbiano (Reggio Emilia) prima rubarono un carro attrezzi e due auto da una ditta di soccorso e poi le abbandonarono dopo un inseguimento con i Carabinieri; nella stessa provincia fu portato a termine, infine, il colpo ad una filiale Bper di Scandiano, con bancomat sradicato e ritrovato dai militari nel campo nomadi di via Canaletto Nord. L’indagine si è avvalsa anche di riprese video nei campi nomadi e si concluse con la richiesta della Procura di Modena al Gip di emissione di provvedimenti cautelari. L’istanza però non fu accolta dal giudice, che a novembre 2016 la rigettò. Allora la Procura fece appello al Riesame di Bologna che ha accolto il ricorso, divenuto esecutivo dopo la pronuncia della Cassazione del 9 giugno.

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