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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Sgr sostiene la ricerca oncologica: donati 20mila euro nel 2014

Come spiegato dal professore Dino Amadori, oresidente Ior e direttore scientifico Irst Irccs, “il tumore polmonare rappresenta una delle principali cause di morte per cancro al mondo"

La Società Gas Rimini, seguendo una tradizione che prosegue da anni sul territorio riminese, ha deciso di destinare per il 2014 un contributo di 20mila euro all’Istituto Oncologico Romagnolo per sostenere un importante progetto di ricerca sul tumore al polmone condotto all’Irst Irccs di Meldola. Obiettivo dello studio promosso dai ricercatori del Laboratorio di Bioscienze Irst insieme al Gruppo di patologia Toracica è quello di mettere a punto un modello di diagnosi precoce che possa, attraverso un semplice prelievo di sangue (una sorta di biopsia liquida) e l’utilizzo delle strumentazioni all’avanguardia presenti in Istituto, prevedere la ripresa di malattia, consentendo così ai medici di pianificare nuove ed efficaci cure.

Come spiegato dal professore Dino Amadori, oresidente Ior e direttore scientifico Irst Irccs, “il tumore polmonare rappresenta una delle principali cause di morte per cancro al mondo. Un dato aggravato dal ritardo con cui questo tipo di malattia viene diagnosticato, quando lo stadio è ormai tanto avanzato da precludere la possibilità di intervento chirurgico e le uniche strategie terapeutiche restano chemioterapia e radioterapia. Negli ultimi anni però la terapia con particolari farmaci detti inibitori tirosino chinasici ha portato ad importanti risultati (risposte positive in circa l’80-85% dei casi) in pazienti portatori di specifiche alterazioni molecolari a livello del gene Egfr (si tratta di circa il 10-15% dei pazienti)".

"Purtroppo, però, la risposta a questo tipo di terapia è quasi sempre temporanea e dopo circa un anno insorgono ulteriori alterazioni molecolari nel tumore che lo rendono resistente al trattamento - ha aggiunto -. Fondamentale per adottare nuove terapie e, dunque, allungare nel tempo la risposta positiva è riuscire a diagnosticare in anticipo la ripresa di malattia. Lo studio condotto in Irst vedrà coinvolti 25 pazienti e attraverso l'utilizzo di sofisticatissime tecnologie con un semplice esame del sangue cercherà di scoprire i principali meccanismi di resistenza che s’innescano nel tumore dopo il trattamento con farmaci inibitori tirosino chinasici. Lo svelamento di questi principi permetterà non solo di diagnosticare in anticipo la progressione di malattia, ma anche di pensare a nuovi farmaci inibitori.”

“Ho di recente fatto vista all’Irst Irccs e ne sono rimasta fortemente sorpresa. Ho potuto constatare che si tratta di una vera e propria punta di diamante per il nostro territorio e per l’intero territorio nazionale. Come cittadina - illustra Micaela Dionigi, presidente Sgr - l’eccellenza del servizio che l’Irst propone mi ha profondamente commossa e rassicurata, come imprenditrice ha consolidato la mia posizione di apertura e sostegno per queste fondamentali iniziative di ricerca oncologica “

“Sono veramente contento, che realtà importanti come Sgr – sottolinea Fabrizio Miserocchi, direttore generale Ior -  continuino a supportare il nostro Istituto, permettendoci da oltre 36 anni di garantire sul territorio importanti servizi ai Pazienti oncologici e di mantenere i nostri reparti ai più alti livelli di standard per le cure e l’accoglienza dei pazienti. Sono inoltre felice di constatare che questa collaborazione con Sgr sia oggi più forte che mai, visto il recente incontro con il prof Amadori e la recente visita di Dionigi e dell’ingegnere Bruno Tani, amministratore delegato Sgr, all'Irst Irccs.”

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