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Cronaca

Si apre il processo per il crac di Aeradria, l'ex sindaco di Riccione chiede patteggiamento

Il pubblico ministero ha chiesto la prescrizione dei reati per Nando Fabbri e per Massimo Pironi

Partito il processo per il fallimento di Aeradria, la società che gestiva l'aeroporto riminese "Federico Fellini", che vede alla sbarra 11 imputati tra ex amministratori cittadini e vertici dell'azienda che, a vario titolo, devono rispondere di reati che vanno dalle false comunicazioni sociali alla bancarotta fraudolenta. Gli undici imputati sono l’ex presidente della Provincia Nando Fabbri, il presidente della Fiera Lorenzo Cagnoni, l’ex sindaco Alberto Ravaioli e l’attuale sindaco Andrea Gnassi, Manlio Maggioli all’epoca del crac Aeradria presidente della Camera di Commercio di Rimini, l’ex sindaco di Riccione Massimo Pironi e Stefano Vitali ultimo presidente della Provincia di Rimini, Massimo Masini presidente del Cda di Aeradria, il commercialista della controllata Air Santo Pansica e Fabio Rosolen dipendente della società Rdr e l’imprenditore Mario Formica che era componente il Cda della vecchia società di gestione.

All'apertura dell'udienza, davanti al Collegio del Tribunale di Rimini, l'ex sindaco di Riccione e presidente di Aeradria, Massimo Masini, ha chiesto di patteggiare una pena di 3 anni e 10 mesi per le accuse di false comunicazioni sociali, bancarotta fraudolenta, ricorso abusivo al credito, abuso d’ufficio, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Allo tesso tempo, i giudici hanno accolto la costituzione a parte divile della curatela fallimentare di Aeradria e Riviera di Rimini (RdR) mentre il pubblico ministero ha chiesto la prescrizione dei reati per Nando Fabbri e per Massimo Pironi.

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