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Cronaca

Siccità, Romagna Acque chiarisce: "Situazione critica per l'agricoltura, sotto controllo l'idropotabile"

Romagna Acque conferma che anche nelle tre province romagnole la situazione della risorsa idropotabile non è critica, per quanto esistano zone che in prospettiva potrebbero registrare sofferenze

Sul tema siccità interviene per fare il punto della situazione Romagna Acque - Società delle Fonti. Come aveva già sottolineato l'assessora all'Ambiente del Comune di Rimini Anna Montini in un'intervista rilasciata a RiminiToday l'aspetto più critico riguarda l’utilizzo della risorsa per uso irriguo agricolo; si è sottolineato viceversa che la situazione, pur complessa, al momento non è a livello tale da mettere in discussione l’approvvigionamento idropotabile. Al riguardo, Romagna Acque conferma che anche nelle tre province romagnole la situazione della risorsa idropotabile non è critica, per quanto esistano zone che in prospettiva potrebbero registrare sofferenze.

La situazione di Ridracoli

La diga di Ridracoli registra al 20 giugno un livello di 28 milioni 200 mila metri cubi d’acqua (su un massimo possibile di 33 milioni). Un livello inferiore rispetto al 2022 (al 20 giugno era di 30 milioni 400 mila), ma molto maggiore rispetto ai più recenti anni critici: nel 2017 era di 25 milioni 100 mila, nel 2007 addirittura di 21 milioni 875 mila. La soglia minima di prelievo (prevista attorno ai 5 milioni) è dunque ancora molto lontana, e lascia abbastanza tranquilli anche rispetto alle richieste idropotabili della riviera durante l’estate, che mediamente incidono per circa 15-18 milioni nel periodo compreso fra giugno e settembre.

Il riminese

A dare ulteriore apporto alla parte riminese della costa c’è anche la Diga del Conca, che oggi è quasi al colmo (1 milione 208 mila metri cubi su un totale di 1 milione 303 mila): l’impianto di prelievo e potabilizzazione sta per entrare in produzione per contribuire a soddisfare le richieste estive. Come noto, la risorsa idropotabile per il territorio riminese proviene in parte dalle fonti locali, ubicate sul territorio stesso, ed in parte dalla struttura dell’Acquedotto della Romagna (la rete che distribuisce l'acqua proveniente ds Ridracoli), con una proporzione variabile in funzione della disponibilità di acque superficiali veicolate dall’Adr e che in media annualmente si aggira sul 60% di fonti locali e 40% di Adr.

Nel corso dell’anno, per il soddisfacimento della domanda idrica è mediamente prevalente l’apporto dall’AdR in inverno mentre in estate divengono predominanti le fonti locali, costituite per la maggior parte da campi pozzi delle falde conoidi Marecchia (la più produttiva) e Conca e, in misura minore, dalle captazioni di subalveo e dall’invaso sul fiume Conca in Comune di San Giovanni in Marignano. Al momento attuale, il territorio richiede una portata media sul giorno di 1440 litri/secondo che sono forniti per il 62% da fonti locali e 38% da AdR, come mediamente avviene in questo momento dell’anno.

Per quanto riguarda lo stato delle fonti locali, sulla conoide Marecchia il livello di falda misurato in località Sarzana di Rimini, in zona apicale e rappresentativa della conoide, è un paio di metri più basso della media degli ultimi anni e 6 metri più alto di giugno 2007, anno di severa crisi idrica. Per la conoide Conca e torrenti minori, gli spessori e potenze delle singole falde sono molto più eterogenei ed al momento i livelli di quasi tutti i pozzi sono ancora alcuni metri sopra il minimo, mentre nel giugno 2007 quasi tutti i pozzi erano già fermi per livello minimo raggiunto.

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