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Cronaca

Marina, poca illuminazione e videosorveglianza assente: i negozi chiudono alle 13

"L’effetto di questa situazione sono esercenti che decidono di chiudere i negozi alle 13. Riapriranno fino a sera a partire da maggio", afferma Giammaria Zanzini, presidente Associazione Nuova Marina Centro, membro direttivo Confcommercio Rimini

Gli esercenti di Marina Centro sono esasperati. Negli ultimi quindici giorni nella zona si sono consumati rapine, furti e aggressioni. "Strade vive e frequentate tengono lontano criminalità e violenza, se supportate da adeguati servizi di prevenzione - afferma Giammaria Zanzini, presidente Associazione Nuova Marina Centro, membro direttivo Confcommercio Rimini -. Ma se piazze strade si svuotano e si abbassa il livello di controllo, inevitabilmente, si riempiono di qualcos’altro".

“Quest’estate - ricorda Zanzini - noi esercenti dell’Associazione Nuova Marina Centro, abbiamo pagato di tasca nostra un servizio di vigilanza privata che integrasse il lavoro svolto della forze dell’ordine nel nostro quartiere. Risultato, nonostante eventi e manifestazioni con migliaia di riminesi e turisti che affollavano il lungomare e Viale Vespucci, abbiamo passato una stagione senza particolari problemi di cronaca nera dentro o davanti a negozi ed esercizi".

In merito agli ultimi episodi di criminalità, Zanzini parla di "brutto colpo non solo per le persone coinvolte, a cui va la piena solidarietà della nostra associazione, ma per l’immagine di Marina Centro che stiamo con fatica cercando di rilanciare e per tutta la città. Noi esercenti non abbiamo la possibilità di coprire il costo di un servizio di vigilanza privato anche durante l’inverno, ma non possiamo accettare di affrontare i prossimi mesi senza la certezza di vedere tutelate le nostre attività e nostri clienti. In problemi sono semplici e concreti: l’illuminazione è insufficiente, basta fare una passeggiata da Marina Centro a Rivazzurra per scoprirlo; il presidio sul territorio si è diluito e la video sorveglianza e ancora li da venire. L’effetto di questa situazione sono esercenti che decidono di chiudere i negozi alle 13. Riapriranno fino a sera a partire da maggio. Con buona pace del mantra “destagionalizzare”, che ci accompagna da vent’anni".

"Pensiamo - aggiunge - alla ricaduta della chiusura del “Fellini”. Quattro voli in meno per 1200 persone la settimana, solo da quel Paese sono arrivato nei primi 5 mesi di quest’anno 62 mila, tutti loro nei prossimi mesi non saranno a Rimini. Quindi alberghi, ristoranti, negozi, strade e piazza più vuote. I Lombardia la Regione, grazie a un’iniziativa di Confcommercio, ha stanziato 2 milioni e mezzo d’euro per sostenere l’installazione di sistemi di sicurezza (video sorveglianza, antirapina, anti taccheggio) e li ha messi a disposizione degli esercenti. Fino a 5 mila euro il finanziamento è a fondo perduto. Infatti, quartieri vivibili e sicuri, sono una valore fondamentale per tutti i cittadini. E anche la Confcommercio di Rimini ha intenzione di chiedere alle Istituzioni regionali di avviare un medesi progetto. Rimini è una città con una vocazione turistica e internazionale, riqualificarla sul piano dell’ordine pubblico deve essere un obbiettivo prioritario per tutti noi", conclude Zanzini.

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