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Cronaca

Sopralluogo al cantiere Trc: nessun reperto archeologico

Sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Rimini e del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, unitamente a personale specializzato della Sovrintendenza per i Beni Archeologici

Nella mattinata di giovedì, i Carabinieri della Stazione di Rimini e del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, unitamente a personale specializzato della Sovrintendenza per i Beni Archeologici, Artistici e Culturali dell’Emilia Romagna, hanno eseguito, vicino alla Stazione Ferroviaria, un sopralluogo presso il cantiere riminese del “Trasporto Rapido Costiero – TRC”, al  fine di  riscontrare la fondatezza della notizia, apparsa in alcuni articoli stampa, circa il rinvenimento, all’interno dell’area lavori, di resti di mura antiche e pietre calcaree appartenenti all’epoca romana.

La minuziosa verifica dei siti interessati, e dei manufatti che gli scavi di questi giorni hanno portato alla luce, ha stabilito che le 3 pietre calcaree bianche rinvenute erano, molto verosimilmente, le “ciglia” delle rampe che, fino a qualche anno fa, si trovavano nell’area di manovra della Stazione Ferroviaria per caricare e scaricare le auto di quanti raggiungevano la Riviera in treno, portando al seguito anche l’autovettura.  I manufatti di laterizi, le porzioni di mura ed i basamenti di cemento rinvenuti sono invece dei “lacerti murari, alcuni con strati di conglomerato cementizio” di epoca moderna (verosimilmente della prima metà del secolo scorso, forse macerie delle case o delle strutture esistenti in zona e poi distrutte durante i bombardamenti della II guerra mondiale) utilizzati come riempimenti della massicciata stradale nei pressi della stazione ferroviaria.

L’ Arma di Rimini continuerà, comunque, a monitorare l’avanzamento degli scavi e dei lavori.

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